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Comune: premi a chi ha lavorato meglio e di più. Ma chi giudica?

Albo pretorio comune di Altopascio ore 10. Negli ultimi documenti cartacei pubblicati (i comuni non sono più tenuti ad esibire pubblicamente gli atti, perché ormai tutto è consultabile on line – voglio vedere quelli che hanno poca dimestichezza con il computer come faranno – chiusa la parentesi) mi colpiscono diversi provvedimenti: sono tanti ma con un denominatore comune. “Liquidazione compensi incentivanti alla produttività”. E questo, badate bene, per tutti gli uffici: segreteria, personale, finanze, polizia municipale, urbanistica, edilizia privata, commercio e via dicendo. Tutti i comparti. Se uno lavora di più e meglio, ok al premio. E lo stimolo a produrre di più è giusto che sia di natura economica (o di avanzamento di carriera). Ma quello che trovo strano (argomento già dibattuto in passato), è la figura giudicante di questo incremento di produzione o del miglioramento del proprio lavoro all’interno dell’ente. Chi deve giudicare, insomma, tutto ciò? Spero che il giudicante sia esterno e differente dal giudicato. E’ una mia opinione personale si capisce. Inoltre, quale parametro usano in comune? Esempio. Se io voglio più soldi dal mio capo al giornale porto, come argomento, l’aumento delle copie vendute che ho raggiunto, o i lettori in aumento del sito. In banca hanno una parolina facile e magica: budget. In comune, come viene stabilito l’aumento e il miglioramento del lavoro. E da chi, lo ripeto ancora? E gli errori dei dipendenti comunali che mai si vedono? Come incidono sul loro status? Semplici domande, fatemi sapere cosa ne pensate.

Massimo Stefanini

Comments (2)

  • Giulio Vanninisays:

    20 January 2011 at 11:08

    Oh oh Massimino io ti adoro quando mi tiri fuori queste cose perché so già che arriveranno tanti tanti commenti 😀
    Dunque se non altro se sono stati solo liquidati questo non vuol dire pagati. Ed è già una magra consolazione. Almeno in teoria, visto che mi baso sul significato contabile della parola “liquidare”.
    Voglio però citare un rapporto del CNEL a proposito:

    “Mal presidiata dal potere organizzativo e gestionale, la riorganizzazione delle amministrazioni si è affidata spesso a soluzioni di generalizzata promozione professionale (progressioni) e retributiva (retribuzione accessoria), a volte con l’apporto determinante di entrambi i livelli (come nel caso delle progressioni verticali), a volte per responsabilità propria del secondo livello anche in deroga a quanto previsto dalla contrattazione nazionale (come nel caso dei criteri per le progressioni orizzontali
    o per le forme incentivanti di retribuzione). Questa situazione, più volte evidenziata anche nei Rapporti CNEL degli anni precedenti, è criticata dalle Relazioni 2009 e 2010 sul costo del lavoro della Corte dei
    conti che, esprimendosi su di una ricognizione condotta sui contratti di secondo livello del quadriennio 2006-2009, sottolinea che “i risultati sull’andamento della contrattazione integrativa nei diversi comparti confermano e rafforzano le osservazioni più volte formulate dalla Corte circa la necessità di un maggior controllo sull’andamento dei fondi unici, e della introduzione in contrattazione nazionale di norme più rigorose in merito all’utilizzo delle risorse verso finalità realmente incentivanti il recupero di produttività individuale e collettiva”.
    (Documento integrale qui: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=7&ved=0CEcQFjAG&url=http%3A%2F%2Fwww.adapt.it%2Facm-on-line%2FHome%2Fdocumento8180.html&rct=j&q=Liquidazione%20compensi%20incentivanti%20alla%20produttivit%C3%A0%20altopascio&ei=FgQ4TZegAsmv8QOGhP2sCA&usg=AFQjCNGULWn1hKKdDcjrbNS0lnTUKzbJGg&sig2=k2Ts____zcHRp1kdRbl51w )

    Dunque cosa vuol dire questo? Semplicemente che come gli studi organizzativi hanno sempre sottolineato (ma dopotutto vorrei sapere chi ha studiato organizzazione aziendale in comune che l’unico che FORSE potrebbe averlo fatto è il Marconi ma dubito in quanto è più vicino alla finanza), le promozioni sono un incentivo “stupido” in quanto comportano un aumento di responsabilità di pari passo (il discorso sarebbe molto più ampio) e gli aumenti retributivi non vanno di pari passo con la produttività (non ci scordiamo che da 10 anni la produttività media dei lavoratori italiani è rimasta totalmente ferma e sarebbe anche calata se non fossero aumentate le ore di lavoro).

    Ciò mi porta a domandarmi: a che titolo sono state concesse? Dovrebbe esserci un sistema permanente di valutazione per queste cose, ma dov’è? Perchè non è stato pubblicato sul sito? Eppure sarebbe una bella mossa per Baffo!

    Sennò a questo punto diamo l’incentivo produttività pure a mia madre che con le olive in giardino “produce” olive in salamoia! 😀

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