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Umberto Franchi tra testimonianza e realtà

Lucca, si è tenuta ieri sera la presentazione del libro di Umberto Franchi, che abbiamo intervistato per lo spazio web relativo a Capannori. Alla presentazione dibattito è intervenuto  l’assessore Provinciale Mario Regoli, che ha approfondito le tematiche del testo di Franchi   evidenziando il merito di un libro che a suo parere dovrebbe essere divulgato tra i giovani sia come testo che rappresenta una frazione della storia ma anche e sopratutto perchè molto del narrato di Franchi è ancora attuale nella storia del movimento operaio nella provincia di Lucca.
Tra i relatori, ieri era presente anche il poeta, Giacomo Bini, che ha illustrato i contenuti del libro evidenziando tutti gli aspetti positivi, considerando il testo  come  una testimonianza stporica da divulgare nelle scuole e tra i giovani della nostra provincia. Mentre l’autore, Umberto Franchi ha illustrato la sua opera, evidenziando come il romanzo autobiografico, effettua una ricostruzione storica della realtà sociale, culturale, politica, civile dell’epoca che va dall’infanzia (anni 50) alla descrizione degli anni 60/70/80 fino alla caduta del muro di Berlino del 1989. Un romanzo che racconta la storia di un figlio di una famiglia operaia nato dopo la seconda guerra mondiale , che ha vissuto spesso in modo drammatico gli eventi di quel tempo… ma che nel prendere coscienza della realtà diventa un militante comunista ritenendo di doversi spendere per la collettività . Quello che viene raccontato nel romanzo, è la storia di una generazione, che molti giovani come Franchi Umberto nati nel dopo guerra hanno vissuto in modo collettivo, dove l’idealità prevaleva suo ogni cosa e sopratutto come scrive lo stesso Franchi in una nota, “Dove si viveva la speranza di poter dare un senso alla prospettiva dell’Italia e del Mondo e quindi anche alla propria vita… senza separazione.”

 

Comments (1)

  • GIOVAN SERGIO BENEDETTIsays:

    7 July 2011 at 19:02

    mi riservo di leggere il libro, ma escluderei l’utilità comeuna testimonianza stoorica da divulgare nelle scuole e tra i giovani della nostra provincia., perchè la stessa storia l’ho vissuta anch’io, magari con minore impegno sociale e politico, ma è la stessa, ed è la storia di un fallimento, una storia da conoscere, quello si, ma per capire che c’è da reinventare la sinistra del terzo millennio, su basi meno ottocentesche e novecentesche, a meno che ai giovani non si vogliainsegnare un’equazione come: sinistra =fallimento, Anzi, forse è proprio bene che ripartano da zero se il modello è sinistra =FIOM

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