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La strage di Viareggio, un punto di vista.

 

La strage di Viareggio, un punto di vista.
La strage di Viareggio, un punto di vista.

Nella notte tra il 29 e 30 giugno 2009, a Viareggio va in scena  l’ennesima strage ferroviaria: 15 morti, 30 feriti gravi ustionati, 17 di loro moriranno in seguito in modo orrendo, portando il totale dei morti a n. 32. Questa volta non è però opera del terrorismo, dello stragismo nero o rosso, questa volta è “colpa” del lavoro.  Scrive Umberto Franchi,  negli ultimi 10 anni in Toscana, vi sono stati ben 10  incidenti ferroviari, di cui  4 treni  deragliati, 2 treni che tranciano cavi dell’alta tensione; 2 treni che a causa di difetti ai freni vanno a schiantarsi a fine corsa; 1 treno che rovescia un carico di scorie all’interno delle acciaierie di Piombino; 1 carrello che vicino  Firenze investe una squadra di operai con un morto ed un ferito grave, sempre secondo Franchi, la strage di Viareggio appariva sicuramente nell’aria, annunciata dagli incidenti precedenti avvenuti nelle ferrovie dello stato, privatizzate. In Italia ogni anno vi sono  oltre 1.000 morti sul lavoro!

Gli  incidenti che avvengono  in tutte le  aziende piccole ed anche grandi  imprese multinazionali,  sono il frutto di scelte imprenditoriali errate, tutte basate sulla ricerca del “risparmiano sui costi”, non vengono effettuati investimenti adeguati di prevenzione sugli impianti, sulle linee, le aziende spesso, come scrive lo stesso Franchi, preferiscono  pagare qualche multa quando vengono ”presi in fallo” dalle poche  visite ispettive delle ASL o dagli altri Organi competenti.

Il soggetto più debole è soprattutto il  lavoratore precario o dipendente da piccole aziende…, quello che non viene mai formato, addestrato, informato, sui rischi esistenti nel luogo di lavoro, finendo per svolgere il proprio lavoro spesso senza nemmeno i dispositivi di sicurezza individuali.

Dopo la tragedia di Viareggio , sarebbe stato necessario un ruolo dello Stato e del Governo ben diverso da quello che c’è stato fino ad ora… ed invece  il Ministro del lavoro, Sacconi, che ha disposto e fatto approvare una legge che prevede ben 46 modifiche   al Testo Unico sulla Sicurezza, varato dal precedente governo Prodi. Nelle modifiche  si prevedono  anche multe e norme penalizzanti, non per i datori di lavoro, che anzi vengono depenalizzati e se la cavano con una multa,  ma per lavoratori “disattenti”! Il Presidente del Consiglio Berlusconi, a suo tempo si lamentava perché a Viareggio era stato contestato,non ha fatto niente al fine di individuare le responsabilità di chi dirige le FF.SS. con un presidente Moretti delle Ferrovie, che al fine di risparmiare sui costi aveva appaltato una importante attività lavorativa senza curarsi minimamente  della prevenzione e sicurezza, ci ricorda Umberto Franchi.