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Altopascio, troppe banche

La prima forma di economia fu il baratto. E certe filosofie prevedono un ritorno a quelle contrattazioni. L’uomo cominciò ad allevare animali, a produrre. Poi venne la Chiesa che convinse chi possedeva qualcosa a donarle tutto, perché tanto con l’anno Mille sarebbe subentrata l’apocalisse e allora, con la fine del mondo, bisognava disfarsi dei beni materiali della vita terrena, il doloroso pellegrinaggio in attesa della vita celeste ed alimentare lo spirito. Solo che il mondo non finì. E allora cominciò l’economia curtense, a circolo chiuso, quello del feudalesimo. Ma arrivarono le scoperte geografiche, la Compagnia delle Indie, gli olandesi, il mercantilismo. Quindi le banche. Ora, senza schierarci con Keynes e l’intervento dello Stato, né con Smith ed il liberismo capitalista, le aziende di credito oggi fanno appieno il loro dovere? Quello di favorire lo scambio della moneta, il prestito del denaro a famiglie ed imprese? No. La risposta è che c’è la crisi. E allora come mai a Altopascio, non Milano o Londra, non propriamente una city finanziaria, sbocciano banche come funghi? Ci sono filiali di 12 istituti diversi. Inaugurazioni continue. Tanto è vero che quelli in espansione sul territorio, come Carismi, non possono accedere, perché lo spazio è saturo. Piazza Tripoli, angolo via Firenze, via Roma e primi metri di via Gavinana e via Valico: in uno spazio così raccolto ne contiamo almeno 7. Si vedono, si possono persino guardare in cagnesco dalle finestre, tanto sono vicine. E nemmeno questo fenomeno stranissimo produce una sana concorrenza e magari condizioni più favorevoli al cliente. Nossignori, c’è da tutelare il core tier, gli accordi di Basilea, gli asset e poi c’è sempre lo spread, un termine di cui siamo diventati tutti esperti. Meno finanza creativa, meno bolle speculative. Questo l’input che dovrebbero seguire. Altopascio vede chiudere le fabbriche (Panem, Onduline) o ridimensionare. E allora tutti questi soldi che attirano le banche, da dove arrivano?

Comments (6)

  • Giovannisays:

    1 December 2013 at 13:44

    IL TROPPO…STROPPIA E SE OL PAPA FRANCESCO DIPLOMATICAMENTE SENSIBILIZZA LA POVERTà QUALCUNO PRIMA O POI….QUINDI SOLIDARIETà AL PROSSIMO CHE MUORE DI FAME MALE NON Fà.

  • onestosays:

    1 December 2013 at 21:53

    Il motivo perchè negli ultimi 10anni sono cresciute rispetto il numero degli abitanti gli istituti di credito proprio ad Altopascio mi verrebbe da pensar male ma a volte ci si azzecca, visti i noti fatti di cronaca malavitosi avvenuti di recente…. solo da aggiungere che il business del lavoro si è spostato sulla finanza è piu’ facile e meno faticoso speculare con i derivati oppure comprare i debiti degli stati e L’UNICA PROPOSTA VERAMENTE INNOVATRICE CHE CI POSSA TIRARE FUORI DALLA CRISI, E’ CAPIRE E DI CONSEGUENZA AGIRE:
    IL GIOCO DELLE BANCHE CENTRALI (gestite da privati) CHE DA UN BEL PO’ CREANO DEBITO PUBBLICO AGLI STATI E POI LI RICATTANO!
    IN POCHE PAROLE SONO DEI FALSARI LEGALIZZATI: STAMPANO MONETA, LA PRESTANO,ATTRAVERSO LE BANCHE PRIVATE, AGLI STATI E POI PRETENDONO OLTRE AL PRESTITO (riciclato e valorizzato) ANCHE GLI INTERESSI. E SE UNO STATO SI TROVA IN CRISI GLI IMPONGONO ANCHE LE SCELTE DI RECUPERO FISCALE DEI CITTADINI, E CIO’ CON LA COMPIACENZA E CONNIVENZA DEI POLITICI DI TURNO!
    RIAPPROPRIARCI DELLA SOVRANITA’ MONETARIA: RIPRISTINARE LA BANCA DELLA REPUBBLICA ITALIANA (proprieta’ di tutti i cittadini) CHE STAMPI MONETA PROPRIA!

  • Aristidesays:

    2 December 2013 at 14:59

    Sarà mica come dico da sempre: MA QUALE CRISI!!!!!! Tutti hanno tutto!!! Provate a domandarvi cosa vi serve per Natale, scommetto che non vi viene in mente niente………..

  • Davidesays:

    5 December 2013 at 9:22

    non è una novità, è tanto che ci poniamo le domande e che sappiamo del numero di banche presenti su Altopascio, pero’ la colpa è nostra di tutti noi….siamo una massa di pappagalli.

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