Press ESC to close

Presentata la stagione teatrale 2015-2016 al Puccini

cinema[1]Ancora una volta si ripete una specie di miracolo amministrativo : una grande stagione teatrale fatta di nomi importanti nel panorama nazionale, a costo zero per le casse comunali grazie agli sponsor che hanno collaborato con il comune. Tutto questo accade per il programma del Teatro Puccini di Altopascio, presentato dal sindaco Maurizio Marchetti, dall’assessore alla cultura Nicola Fantozzi e dall’esponente della Fondazione Toscana Spettacolo Onlus Daniele Stortoni nel corso di una conferenza stampa .

“Siamo particolarmente soddisfatti del cartellone che offriamo agli amanti del teatro e non solo, che grazie agli sponsor è ancora una volta senza nessuna spesa per il bilancio comunale- commenta Marchetti-. I nomi sono di assoluto rilievo nazionale, il costo del biglietto rimasto inalterato con delle formule interessanti per gli over 64 e i ragazzi, in particolar modo per le famiglie”.

Ottavia Piccolo, Andrea Zorzi, Giulio Scarpati, Valeria Solarino, Glauco Mauri, Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi, Enzo Iacchetti e Giobbe Covatta sono alcuni dei grandi nomi che si alterneranno sulle ancora giovani assi del palcoscenico del Puccini, a partire dal 25 Novembre.

“Continuiamo il nostro lavoro di promozione teatrale- ha spiegato Nicola Fantozzi- che coinvolge le scuole elementari e medie, per formare il pubblico di domani. Come dimostra il nostro supporto alla Piccola Compagnia del Teatro Puccini, che sta mietendo successi un po’ ovunque, crediamo molto in questa forma d’arte”.

I costi dei biglietti sono rimasti gli stessi della passata stagione. Con facilitazioni per scuole e tante altre categorie.

“Qui a Altopascio c’è entusiasmo e amore per la cultura e il teatro- ha affermato Daniele Stortoni della Fondazione Toscana Spettacolo Onlus- e noi collaboriamo con grande felicità con l’amministrazione comunale. Ne è nato un cartellone di qualità che potrebbe essere tranquillamente quello di un capoluogo di provincia o regione, fatto di lavori non banali ma di grande spessore culturale”.