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Festa per il redivivo Re, ma Bianchi e Balduini dov’erano?

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Una convalescenza davvero veloce. Ha bruciato i tempi il sindaco di Altopascio Marchetti dopo una delicatissima operazione chirurgica all’aorta il primo ottobre, il 26 dello stesso mese era già in Comune. Magari con la voce meno possente del solito, ma il ruggito stentoreo del vecchio leone c’è stato. Deve fare rieducazione a quanto si mormora, ma vuole ritornare a pieno regime velocemente. Forse memori del film che abbiamo rivisto di recente, Rush, ci viene in mente Niki Lauda che 45 giorni dopo aver rischiato di morire al Nurburngring, era di nuovo in pista. Il primo cittadino del Tau si è sentito male in Prefettura, ha avuto fortuna di avere soccorsi immediati, consulto con il primario, elisoccorso e quant’altro. Senza intervento di 7 ore a cuore aperto, dove è stato inserito un tubo di ferro in parole semplici, non sarebbe sopravvissuto altre 24 ore. Tutto ok dunque. Fagni se l’è cavata in modo egregio da sindaco, anche se deve ancora imparare molto. Marchetti è ritornato velocemente, forse per seguire al meglio ed in prima persona certe vicende. Al suo ritorno nel palazzo municipale, testimoni raccontano di una specie di processione verso il Re, con molti dipendenti in adorazione (altri se ne sono battuti i cosiddetti invece), amici, parenti, giornalisti, donne in ansia, altre gelose di tanta amorevole considerazione e persino il professor Dal Canto che ha deliziato i presenti con una poesia. Chissà perché mancava Marcellino Lazzeri. Assenti anche altri personaggi. Un uccellino ci ha riferito ad esempio che non si sono visti due componenti della giunta. Perché non hanno tributato l’obbligata visita al resuscitato Marchetti i due Alessandro, Balduini e Bianchi? Due assessori sempre meno presenti dalle parti di piazza Vittorio Emanuele. Al contrario, sempre in prima fila al capezzale marchettiano, Fagni, la Silvano e Fantozzi. Brindisi, rinfreschi e felicità. Marchetti è tornato.