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Salvini incontra i candidati leghisti e Fagni a Altopascio

searchPrecede anche la pioggia, arrivando intorno alle 13,30 da Massa dove era stato in mattinata. Senza nemmeno l’ombra di eventuali contestazioni (c’era comunque un cordone di carabinieri, polizia, vigili urbani) acclamato dalla folla e dai candidati alle amministrative, tutti in maglia verde contraddistinta da un numero, a ricevere Matteo Salvini il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti e il vice, candidato sindaco del centrodestra, Francesco Fagni. Appena scende dall’auto si concede agli immancabili selfie degli accoliti e alle domande della stampa. E il leader della Lega Nord, con il vizio della chiarezza, non le manda certo a dire. Nel mirino il Prefetto di Lucca. Sì, perché ovviamente gli chiedono dei migranti e di come i Comuni di Altopascio e di Montecarlo abbiano, per il momento, rifiutato l’invito per così dire, di accoglierli. “Rispondo in modo semplice, dicendo al Prefetto che se li porti a casa sua i migranti – esordisce durissimo Salvini – ma come si fa a imporre un diktat del genere? Che cambino mestiere. Bisogna vivere a contatto con le realtà quotidiane, non nei palazzi – conclude il politico milanese, – e voi sindaci avete ragione. Anzi, fosse per me, lascerei direttamente ai primi cittadini la gestione del territorio anche sotto il profilo della sicurezza. A me risulta che i sindaci abbiano chiesto un maggior numero di forze dell’ordine che non sono mai arrivate”. Affondo durissimo, come suo stile, sulla gestione di profughi, migranti e quant’altro. Il leader del Carroccio ha elogiato il modo di amministrare Altopascio, nella speranza di farlo anche nel resto dell’Italia. Poi ha presentato il suo libro.