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[REGIONE LIGURIA] In Liguria arriva il NUE – Numero Unico di Emergenza 112

Al via oggi nella Provincia di Genova il Numero Unico europeo 112 per le chiamate di emergenza. Il cronoprogramma, concordato con i ministeri dell’Interno e dello Sviluppo Economico, prevede entro la primavera l’attivazione del servizio in tutta la regione.

Dopo la Lombardia e la città di Roma Capitale, la Liguria è tra le prime realtà italiane ad avviare il servizio condiviso a livello europeo. In caso di necessità, i cittadini dovranno fare riferimento al numero unico 112: gli operatori, dopo aver localizzato la chiamata tramite un sistema automatico e inquadrato la problematica, smisteranno la comunicazione ai soggetti competenti: Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco o 118 per le emergenze sanitarie. La localizzazione avviene interrogando in tempo reale il Centro Elaborazione Dati (CED) del ministero dell’Interno, piattaforma dove sono memorizzate le informazioni sulla provenienza delle chiamate da rete fissa e mobile.

Le telefonate ai contatti usuali (che non cesseranno comunque di esistere) – 112 Carabinieri, 113 Polizia di Stato, 115 Vigili del Fuoco e 118 Soccorsi Sanitari – verranno comunque indirizzate al Numero Unico di Emergenza 112.

Per la gestione delle emergenze in mare, è in via di definizione il percorso che porterà al collegamento della Centrale operativa della Guardia Costiera (1530) con quella del NUE.

Tra i principali vantaggi riscontrati nei contesti italiani ed europei dove il servizio è attivo si evidenziano l’abbattimento delle chiamate inappropriate (oltre il 50%), possibile grazie ai filtri e al corretto smistamento, e la tempestività degli interventi.

Nel 2016 in Provincia di Genova sono giunte ai quattro Enti coinvolti 837.401 chiamate (151.467 ai Carabinieri, 371.622 alla Polizia di Stato, 150.000 ai Vigili del Fuoco e 164.312 al centralino per l’Emergenza Sanitaria) e si ipotizza un raddoppio delle segnalazioni quando il Numero Unico di Emergenza verrà esteso a tutta la Liguria.

Per scelta della Regione, in accordo con tutte le parti coinvolte, la sede della Centrale Unica di Risposta si trova all’Irccs San Martino-Ist, in ragione dei numerosi vantaggi che questa soluzione permette: presenza 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno di supporto tecnico, logistico, amministrativo e utilizzo di tecnologie avanzate.

In concomitanza con l’avvio del NUE, sono stati assunti e formati 38 operatori, per i quali è previsto un percorso formativo continuo e mirato in collaborazione con AREU, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia.

Nelle prossime settimane sarà disponibile where are u, App gratuita collegata alle centrali uniche di risposta del NUE 112 che consente di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante.

Per il Prefetto Matteo Piantedosi, Vice Direttore Generale per il Coordinamento e la Pianificazione delle Forze di Polizia “dal 2012, al termine di una prima fase sperimentale limitata territorialmente, l’Italia ha dato forte impulso alla realizzazione del sistema sul territorio nazionale, tanto da ricevere, nel 2015, l’importante riconoscimento europeo del 112 Awards. La Commissione Consultiva del Ministro dell’Interno, appositamente istituita nel 2013 presso il Dipartimento della pubblica Sicurezza e che ho l’onore di presiedere, ha approvato le linee strategiche per l’attuazione del Numero Unico di Emergenza nel Paese definendo, quale modello ottimale, quello positivamente sperimentato nella Regione Lombardia, in quanto rispondente alle esigenze del soccorso pubblico in termini di tempestività nella risposta al cittadino e di riduzione dei tempi di intervento da parte delle autorità preposte al soccorso pubblico, anche grazie ad una azione di filtraggio da parte della Centrale Unica pari ad almeno il 60 % delle chiamate dirette a 112, 113, 115 e 118. I confronti bilaterali e le iniziative adottate con le regioni che, ad oggi, hanno manifestato l’intendimento di attuare il modello della Centrale Unica sul proprio territorio consentiranno, entro il primo trimestre di quest’anno di rendere operativo il Servizio 112 NUE in numerose realtà territoriali. Del Servizio 112 NUE beneficeranno 30 milioni di utenti con la copertura, dunque, di un terzo della popolazione nazionale. L’evento di oggi – conclude Piantedosi – segna una tappa importante verso l’estensione del servizio e la sua vicinanza temporale all’11 febbraio, giornata europea dedicata al 112, rende ancora più significativo questo momento che rappresenta anche un’occasione di conoscenza del Numero unico per le emergenze e delle sue potenzialità”.

Soddisfatto il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “L’attivazione del Numero Unico è un ulteriore fondamentale tassello della riforma del comparto, che stiamo realizzando grazie anche al ruolo svolto da Alisa, nella direzione di un sempre più evidente efficientamento del sistema per garantire migliori servizi ai cittadini liguri. La giornata di oggi è anche la dimostrazione della proficua collaborazione con Regione Lombardia che è stata la prima realtà italiana a realizzare il Numero Unico: la loro esperienza – conclude – è stata per noi preziosa per arrivare a questo importante traguardo”.

Parla invece di “una vera e propria rivoluzione che permetterà di implementare e efficientare il sistema di gestione delle emergenze-urgenze su tutto il territorio Ligure” la Vice Presidente e Assessore alla Salute, Sonia Viale. “Un cambiamento – spiega ancora Viale – che dimostra come anche diversi organi istituzionali possano collaborare insieme in maniera virtuosa. In campo sanitario la Liguria dimostra ancora una volta di essere all’avanguardia. In particolare, il nuovo numero unico delle emergenze 112 non sarà un semplice numero, ma la maggiore sensazione di sicurezza per i cittadini”.

Per il Direttore Generale Irccs San Martino-Ist, Giovanni Ucci “noi come ente attuatore per la Liguria del progetto NUE-112, siamo orgogliosi di mettere a disposizione dei cittadini le competenze tecniche e organizzative dei nostri professionisti per questo importante servizio. In prospettiva, il San Martino si propone quale riferimento regionale per la formazione e la divulgazione di una nuova cultura dell’emergenza a tutti i livelli, dai bambini agli anziani, dalla scuola agli ambienti di lavoro sino ai luoghi di ritrovo e di svago”.

Fonte: Regione Liguria