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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Salute: Telesca, alleanza con le farmacie nella prevenzione dei tumori

Udine, 18 feb – “L’alleanza con le farmacie della nostra
regione riveste un ruolo significativo nell’ambito della
prevenzione. Le farmacie rappresentano, infatti, un luogo di
contatto importante con i cittadini e possono concretamente
contribuire all’aumento delle adesioni agli screening previsti
dal Piano regionale della prevenzione 2014-2018. Obiettivo che
perseguiamo con determinazione, consapevoli che la diagnosi
precoce di una patologia oncologica è fondamentale nella lotta
contro la malattia”.

Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra
Telesca in occasione del convegno su “La farmacia e il suo ruolo
centrale nell’educazione dei cittadini alla prevenzione” svolto a
Udine, nella sala convegni dell’Hotel Là di Moret, ricordando
come “il ruolo delle farmacie è disegnato già nella legge di
riforma sanitaria che le inserisce a pieno titolo tra i soggetti
che costituiscono un importante presidio nella sanità
territoriale”.

Telesca ha citato l’accordo siglato nel 2014 fra la Regione
Friuli Venezia Giulia, Federfarma FVG e Assofarm con il quale “si
è potenziata l’integrazione delle farmacie convenzionate
nell’ambito del Sistema sanitario regionale (Ssr) ed è stato
riconosciuto il ruolo di “farmacia di servizi” sia per
l’erogazione dei medicinali sia per attività a carattere
sanitario e sociosanitario”.

L’assessore ha poi richiamato il Piano regionale della
prevenzione 2014-2018 e i programmi di screening attivi (cervice
uterina, mammella e colon retto), efficaci nel ridurre la
mortalità o l’incidenza per alcuni tumori: “adottando il Piano -
ha osservato Telesca – la Regione si è posta l’ambizioso
obiettivo di incrementare le adesioni ai tre programmi di
screening, al 70 per cento, ben oltre quanto prevedono le soglie
dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) nazionali. In
quest’ottica, il Piano riconosce un ruolo chiave a Federfarma e
ai farmacisti in particolare sullo screening del carcinoma del
colon retto dove viene inserito un sistema incentivante per i
farmacisti, vincolato all’aumento delle adesioni”. “Nel processo
di istituzione e di miglioramento continuo del programma stesso -
ha proseguito Telesca – il farmacista ha svolto e continua a
svolgere un ruolo chiave: è il professionista che presidia il
delicatissimo ruolo di interfaccia tra il Sistema sanitario e le
persone aderenti allo screening del colon retto. Si tratta di una
presa in carico professionale dedicata al supporto della persona
che partecipa al programma, fornendo sostegno e informazioni sul
programma stesso, sulle modalità di esecuzione dell’esame, sulla
conservazione del campione. Il farmacista è quindi figura
significativa per garantire alle persone l’accesso, considerato
nel senso più ampio dell’accompagnamento e del sostegno, ad un
imprescindibile strumento di salute”.

Il programma regionale di screening per i tumori del colon retto,
che si rivolge a uomini e donne di età compresa fra i 50 e i 69
anni ma per chi aderisce regolarmente continua fino ai 74 anni,
consente di ritirare e consegnare il kit per l’esame del sangue
occulto in qualsiasi farmacia della regione: “un’incentivazione -
ha detto Telesca Рaffinch̩ i cittadini possano essere agevolati
nel fare l’esame più efficace per la prevenzione e la diagnosi
precoce del tumore”.

Il programma di screening del colon retto che già vede il Friuli
Venezia Giulia all’eccellenza nazionale per i relativi indicatori
di performance, copertura e adesione, ha negli anni ottenuto
significativi miglioramenti fino all’Accordo del 2016 con Regione
FVG, Federfarma FVG e Assofarm in cui si rilevano un
efficientamento della logistica di supporto al programma che fa
oggi perno sul laboratorio regionale unico per lo screening del
colon retto, operativo nel presidio ospedaliero di San Daniele
del Friuli, una tracciabilità completa del campione tramite un
percorso di integrazione tra i sistemi informativi delle farmacie
e quello del Ssr e una raccolta del consenso al trattamento dei
dati personali che avviene in modo digitalizzato in farmacia. “Un
accordo – ha spiegato Telesca – che rientra in una strategia
volta a rafforzare i partenariati esterni al Servizio sanitario
regionale (Ssr) per supportare le politiche di prevenzione:
un’alleanza sostanziale e istituzionale – ha rimarcato
l’assessore – sempre più consolidata tra la Regione e i
farmacisti attraverso la Federazione che li rappresenta”.

“A quasi dieci anni dall’istituzione del Programma di screening
del carcinoma del colon retto – ha puntualizzato Telesca – il
ricorso alla rete del sistema delle farmacie si è dimostrato
essere la scelta organizzativa più appropriata per offrire alle
persone la possibilità di accedere al programma in modo capillare
sul territorio. Nel 2015 si è registrata un’adesione del 60,3 per
cento Рha informato Telesca -: ̬ un buon livello rispetto alla
media nazionale, ma puntiamo ad accrescere la percentuale grazie
anche all’alleanza con le farmacie”.
ARC/LP/ppd

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia