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PORCARI Lavanderia Lic, maxi sanzioni dall’Ispettorato del lavoro – Cronaca

Porcari (LUCCA) –

PORCARI. Vertenza Lic, il 27 febbraio i lavoratori dell’azienda si riuniranno in assemblea per affrontare le questioni in sospeso e capire se le problematiche del passato sono risolte. Nell’ultimo periodo sembra che i toni tra lavoratori e azienda si siano abbassati e le diatribe relative al ritardo nel pagamento degli stipendi arretrati siano in via di definizione.

Ma adesso si scopre che nel recente passato anche l’Ispettorato del lavoro, direzione territoriale di Lucca-Massa Carrara, aveva buttato gli occhi sulla lavanderia industriale di Porcari, rilevando diverse irregolarità finora non rese pubbliche.

Il primo accertamento risale a fine 2015. A mettere in allerta gli ispettori fu una segnalazione del sindacato, che denunciava la presenza di cooperative all’interno della lavanderia. C’erano inoltre alcune segnalazioni anonime per retribuzioni non corrisposte e per il mancato pagamento di mensilità arretrate. A seguito dell’accertamento emerse un “appalto non genuino” che nascondeva una mera somministrazione di manodopera. In pratica i lavoratori delle cooperative venivano impiegati dalla lavanderia alla stregua di dipendenti. Dodici gli “irregolari” trovati. La lavanderia si prese una sanzione (pagata) di 3.350 euro a cui si aggiunsero il recupero dei rimborsi chilometrici (circa 2.500 euro) e ben 50 diffide accertative per mensilità non corrisposte (poi pagate nei 30 giorni successivi). Alle sei cooperative coinvolte, invece, toccò una sanzione complessiva di 5.000 euro.

La vicenda non si esaurisce qui. Nell’agosto del 2016 gli uomini dell’ispettorato si ripresentarono alla Lic per un secondo accertamento. Anche in questo caso tutto partì da una segnalazione anonima che denunciava la presenza di cooperative all’interno della lavanderia. Stavolta la mera prestazione di manodopera era stata mascherata da “distacco”. Era cambiata la forma giuridica del rapporto tra lavanderia e cooperativa ma non la sostanza: sempre di somministrazione di manodopera si trattava. Furono 39 i lavoratori irregolari conteggiati per una sanzione di circa 17.000. La cooperativa si prese una sanzione analoga con l’aggiunta del recupero contributivo sulle trasferte (circa 10.000 euro) e i recuperi contributivi sull’imponibile retributivo stabilito dal contratto

collettivo nazionale per circa 10.000 euro. A chiudere il quadro 39 diffide accertative sulle somme recuperate.

Irregolarità che finora non erano emerse. L’assemblea del 27 febbraio servirà anche a capire se situazioni di questo tipo sono ancora in essere.

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Fonte: Il Tirreno