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Firenze Il rimpasto di Giunta del Sindaco. Silvia Noferi (Capogruppo M5S): “Sembra il valzer del Titanic, mentre il PD affonda, a Firenze sembra di essere in una bolla”

“Quando siamo arrivati nel 2014 avevamo una maggioranza PD compatta in Consiglio comunale, che si faceva forte di aver cresciuto il segretario di partito, contemporaneamente premier, e ci snobbava come i pivelli al primo giorno di scuola.

Oggi, 20 febbraio 2017, a due anni e mezzo da quel giorno abbiamo un rimpasto di giunta, Renzi non è più presidente del consiglio, nemmeno segretario del PD ma anzi si preannuncia imminente una scissione dello stesso partito.

Il rimpasto di giunta operato dal Sindaco Nardella – aggiunge la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – lascia perplessi non solo per lo schiaffo dato alla classe dirigente locale nella scelta di un assessore alle Relazioni Internazionali che non è di Firenze ma anche per la mancanza di merito e formazione culturale-professionale di alcuni assessori in riferimento ai compiti cui sono stati assegnati.

L’assessore Mantovani ci lascia per motivi personali ma non potremo notare molto la sua mancanza viste le sue sporadiche apparizioni in Consiglio comunale, inferiori anche a quelle del Sindaco. Non si è mai degnata di rispondere alle mail dei consiglieri di opposizione e se ne è andata senza neanche venire in Consiglio per un saluto.

La nomina della signora Anna Paola Concia ci sorprende non poco, non tanto per la sua formazione universitaria, Laurea in Scienze Motorie, che vediamo poco attinente all’assessorato alle relazioni internazionali e la sua esperienza politica che l’ha vista occuparsi di Pari Opportunità, Giustizia e Sport.

Speriamo almeno che metta una parola buona per la formazione di una commissione apposita per le Pari Opportunità visto che il Consiglio ha bocciato la mozione della consigliera Verdi, anche se abbiamo molti dubbi dati i suoi attacchi a Virginia Raggi, ancora prima del suo insediamento come Sindaco di Roma.

Stessa cosa per l’assessore Bettarini che non comprendiamo come possa un maestro di clarinetto fare l’assessore all’urbanistica (non può bastare la delega all’urbanistica in un Comune piccolo come Borgo San Lorenzo), uno dei più difficili assessorati che abbia Firenze visto il numero delle grandi opere che si stanno per abbattere sulla città. Speriamo nelle sue capacità di adattamento; forse riuscirà anche ad istituire il registro dei crediti edilizi previsto dal Regolamento urbanistico, cosa che ancora non è riuscita a nessuno.

L’unico assessore che, forse, ha le competenze giuste per l’assessorato a cui è chiamato è l’avvocato Cecilia Del Re visto il numero di ricorsi al TAR che il Comune di Firenze è riuscito a perdere finora, per questo siamo fiduciosi che farà bene il suo lavoro.

Ma questa è l’eccezione che conferma la regola visto che per il Partito Democratico le competenze professionali sono un aspetto marginale tanto che sono riusciti a far Ministro dell’Istruzione una persona che ha mentito sulla sua laurea (la cui mancanza non è certo né un reato né una vergogna).

Speriamo che prima o poi si riesca ad avere anche un assessore alla cultura dato che in una città come Firenze sarebbe quantomeno fondamentale.

L’interesse per la nostra città – conclude la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – è lo scopo per cui siamo qui e noi lo porteremo avanti anche dai banchi dell’opposizione attraverso l’attività di controllo come previsto dal sistema democratico anche se ovviamente non farà piacere alla maggioranza PD”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze