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Firenze La vicesindaca Giachi alla mostra fotografica sull’alluvione e sulla Firenze resiliente

Visita, venerdì mattina, della vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi alla Palazzina ex Fabbri nel Parco delle Cascine dove è riproposta la mostra fotografica sull’Alluvione del 1966 promossa dall’Associazione Firenze Promuove insieme ai consigli di Quartiere e curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi. L’inziativa, che ha visto protagonisti anche alunni e studenti delle scuole fiorentine, ha come obiettivo quello di unire il ricordo del passato ai progetti innovativi basati sulle nuove tecnologie. Da un lato, quindi, il racconto dell’alluvione di 50 anni fa e quello più tecnologico delle azioni concrete che si stanno mettendo in campo oggi per rendere la città sempre più resiliente rispetto ad emergenze idrogeologiche. I visitatori hanno potuto scoprire quanto Firenze sta facendo per utilizzare le nuove tecnologie per rendere la città più sicura e la popolazione più informata nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020 RESOLUTE, che vede Firenze ed Atene impegnate nello studio e sperimentazione di soluzioni innovative per la resilienza dei sistemi di trasporto urbano.

Per alunni e studenti è stato ideato il ‘Gioco dell’oca nel paese dei rischi’, un gioco da tavolo pensato per insegnare in modo divertente quali sono i comportamenti da tenere in base alle diverse emergenze (alluvioni, bombe d’acqua, vento forte, terremoti incendio e incidenti stradali) e ai luoghi della città in cui ci si può trovare (parco, strade, casa, sottopassi, ecc.). É un classico gioco dell’oca ma con qualche emozione in più data da eventi imprevisti che si susseguono durante il gioco (carte degli eventi) e che possono però essere mitigati dai relativi comportamenti corretti (carte dei comportamenti). È un gioco collaborativo, ci si sfida tra gruppi ma i bambini di ogni gruppo devono aiutarsi tra loro per arrivare tutti al traguardo e completare il gioco. In questo modo si vuole promuovere un principio di solidarietà e altruismo, sempre in sicurezza, che in emergenza può fare la differenza. Il gioco è stato ideato da Emanuele Bellini, coordinatore del progetto RESOLUTE e ricercatore presso il laboratorio Disit (www.disit.org) dell’università di Firenze, insieme a Iolanda Aversa collaboratrice dell’associazione di ricerca Logos (www.logos-ri.eu), con la collaborazione della protezione civile. (fn)

Fonte: Comune di Firenze