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Firenze Sicurezza urbana al Q4. Firenze Riparte a Sinistra: “Concentrarsi sulla prevenzione attivando presidi sul territorio”

Martedì 21 febbraio si è tenuto il Consiglio aperto sulla sicurezza urbana al Quartiere 4. Presente l’Assessore Gianassi, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e tanti cittadini che, nei loro interventi, hanno descritto situazioni di totale abbandono del territorio. Il caso di Pontignale ne è un emblema, ma anche quello del Viuzzo della Dogaia o di giardini diventati pericolosi perché sede di spaccio. Tutte situazioni ben conosciute da anni dall’amministrazione e, la cosa paradossale, è che alle giuste richieste di attenzione dei cittadini la maggioranza risponde chiedendo il loro maggiore impegno e partecipazione.

“Con il nuovo decreto legge del 21.02.2017 – spiegano il capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra in Comune Tommaso Grassi con la consigliera del quartiere 4 Manuela Giorgetti Fialdini – si definisce correttamente la sicurezza urbana: è un bene pubblico ed è da perseguire attraverso interventi di riqualificazione del territorio, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, nonché di prevenzione della criminalità. La contraddizione del decreto è che per fare questo vengono individuati strumenti del tutto inadeguati, ovvero ci si limita a dare al sindaco altri poteri di polizia e la possibilità di mandare i vigili ad eseguire le sue ordinanze di allontanamento e sgombero, punendo con sanzioni i trasgressori. Ovviamente tutto questo deve essere fatto a costo zero, sia per lo Stato sia per gli enti locali. Nessun investimento è previsto.

Secondo Sinistra Italiana – proseguono Grassi e Giorgetti Fialdini – l’amministrazione dovrebbe concentrarsi piuttosto sulla prevenzione, attivando azioni di presidio del territorio, che non vogliono dire la sua militarizzazione oppure il costante spionaggio attraverso le telecamere e men che meno il fare multe a tappeto, bensì il presidio del territorio si ha con la capacità di conoscere i fenomeni e gli attori, di attivare relazioni sociali e di poter incidere in maniera costante e costruttiva nelle situazioni critiche attivando una filiera di interventi tecnico sociali atti a trovare la soluzione dei problemi.

Per fare questo c’è bisogno di personale specializzato che stia sul campo, che consumi più suole delle scarpe e meno moduli di carta, c’è bisogno di maggiore organizzazione e integrazione tra le forze dell’ordine ma soprattutto quello che dovrebbe fare l’amministrazione è trovare le risposte ai disagi sociali e investire per riqualificare le aree urbane che ancora oggi soffrono di abbandono”. (s.spa.)

 

Fonte: Comune di Firenze