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[REGIONE LIGURIA] I lavori del Consiglio regionale di martedì 28 febbraio – mattina prima parte

n.37

Minuto di silenzio per la scomparsa di Bruno Ravera
Il Consiglio regionale ha osservato un minuto di silenzio per ricordare l’ex consigliere Bruno Ravera, scomparso nei giorni scorsi.
«Non mi sento di dar corso ai lavori di questa seduta  senza aver prima  rivolto un pensiero affettuoso e un saluto commosso al collega, e  per me soprattutto all’amico, Bruno Ravera. Primo tra questi banchi, insieme a Giovanni Genta, a portare la voce possente della Lega Nord  dei primi  anni ’90,  – ha esordito il presidente dell’Assemblea legislativa Francesco Bruzzone – gli anni  pionieristici che lo avevano visto  cavalcare l’onda crescente del leghismo in Liguria e non solo. Protagonista indiscusso della scena politica di quel periodo, Bruno fu allora e rimase sempre il militante  instancabile ed entusiasta di quegli impetuosi esordi». Bruzzone ha aggiunto: «Anima popolare del movimento leghista, aveva scelto di rimanere ancorato al suo territorio. Una scelta coraggiosa a scapito di una brillante carriera romana che poco si sarebbe conciliata con la ruvidezza del suo  carattere schietto e con il suo parlare diretto  poco incline ad ogni  paludato formalismo. Una scelta che gli consentiva di essere soprattutto il punto di riferimento  della sua gente. Era questo il suo ruolo, quello in cui più che in ogni altro si riconosceva profondamente, quello in cui credeva». Bruzzone ha espresso alla famiglia di Ravera il cordoglio di tutta l’Assemblea legislativa.

Battistini si autospende dal Movimento5Stelle e esce dal gruppo
Il consigliere Francesco Battistini questa mattina ha annunciato in aula la sua autosospensione dal movimento e l’uscita immediata dal gruppo dei Cinque Stelle. Si è iscritto al gruppo misto con la componente Libera-Mente-Liguria. Il consigliere ha, quindi, chiesto una sospensione per formalizzare la sua decisione.
Aprendo il proprio intervento Battistini ha esordito: «Parto dal mio ordine del giorno sullo Special Festival Città della Spezia, la manifestazione canora patrocinata da Regione Liguria che si è svolta, nella sua prima edizione, lo scorso gennaio, e dedicata ad artisti con disabilità. Avevo chiesto nell’ultimo Consiglio, in mia assenza per motivi famigliari, – ha ricordato – che il documento fosse presentato in aula dai colleghi del mio gruppo, vista l’alta valenza sociale dell’evento e vista l’urgenza in prossimità del Festival di Sanremo». Il consigliere ha precisato: «Tutto ciò non è stato possibile perché l’atto ha ricevuto il “niet” degli altri membri del mio gruppo, che si sono rifiutati di sottoporlo in aula ai colleghi i quali mi avevano già confermato, verbalmente, come da prassi consolidata, che lo avrebbero sottoscritto (e per questo li ringrazio) ed approvato».  Ha, quindi, polemicamente chiesto: «Ma non eravamo noi quelli del “nessuno deve rimanere indietro”? » e ancora:  «Mi chiedo: ma ci crediamo davvero a quel che diciamo o è semplicemente tutto uno slogan vuoto, demagogico e strumentale?». Battistini ha, quindi, polemizzato con alcuni atteggiamenti del gruppo che, a suo avviso, tenderebbero a screditare il lavoro di tutti gli altri gruppi del Consiglio regionale e ha sottolineato: «E’ ancora meno accettabile questo atteggiamento strumentale da chi, nelle Commissioni, a telecamere spente, spesso non c’è, arriva in ritardo o magari entra solo per marcare la presenza e non vedersi decurtato lo stipendio!  Non posso davvero continuare a chiedere scusa per gli atteggiamenti, le mancanze, la superficialità e l’arroganza di altri e, dunque, – ha aggiunto –  mi chiedo: è questa l’onestà che gridiamo nelle piazze? O forse anche l’onestà è diventata uno slogan vuoto, demagogico e strumentale?».
Il consigliere ha, successivamente,  criticato il metodo per la scelta dei candidati del Movimento per le prossime amministrative: «Una selva di deroghe, date e non date, a seconda delle simpatie e delle convenienze dei “cerchi magici”, spesso in aperta violazione dei principi fondanti del Movimento, che hanno portato, dunque, ad una conduzione verticistica, in Liguria, ma in generale anche in tutta Italia, di una forza politica che aveva sempre fatto dell’orizzontalità e della partecipazione, libera e vera, un suo punto di forza oggi completamente devastato in nome di una presunta omogeneità della lista. Omogeneità – ha aggiunto – per la quale si pretende una adesione acritica ad un pensiero unico indiscutibile, dispensato come fonte di fede e calato dall’alto. In omaggio alle purghe di stampo totalitario, chi non si adegua viene tagliato fuori ed ogni voce critica soffocata». Battistini ha espresso pesanti critiche anche nella scelta del candidato sindaco per le prossime amministrative spezzine, «dove un eccellente candidato, scelto all’unanimità dall’assemblea degli attivisti della provincia, è stato cassato poche ore dopo con il solito ps anonimo, che ormai tutto può, pubblicato sul blog senza che la sua candidatura fosse neppure ancora ufficialmente proposta agli organi preposti del Movimento». Il consigliere ha concluso: «Dovevamo essere la rivoluzione culturale del Paese ed invece ci stiamo dimostrando peggio degli altri partiti. Ma il tempo del predicare bene e razzolare male, in quella politica seria che ritengo, con sacrificio, di praticare e che vorrei veder praticata nel nostro Paese, deve considerarsi concluso. Per questo, non certamente a cuor leggero, mi autosospendo dal Movimento ed esco, ora, da questo Gruppo».
Durante l’intervento, Battistini è stato applaudito da alcuni consiglieri di maggioranza.
Fabio Tosi (Movimento 5 Stelle), attuale capogruppo, si è pronunciato contro la proposta di sospensione della seduta avanzata da Battistini, sottolineando, tra l’altro, che l’intervento del collega è andato oltre per aprire una spaccatura nel gruppo. « Questa richiesta – ha spiegato – è fuori luogo» e ha  sottolineato che l’iniziativa di Battistini non era stata preannunciata agli altri componenti del gruppo. Tosi ha anche sottolineato che, anziché sospendere la seduta, era meglio procedere con il primo punto all’ordine del giorno e cioè la discussione sulla proposta di legge a firma Movimento Cinque Stelle, sul reddito di cittadinanza.
Raffaella Paita (Pd) si è dichiarata a favore della sospensione.La proposta è stara accolta con 26 voti favorevoli: contrari tre dei cinque consiglieri del Movimento 5 Stelle presenti in aula Alice Salvatore, Marco De Ferrari e Fabio Tosi. Andrea Melis non ha partecipato al voto.

Fonte: Regione Liguria