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[REGIONE UMBRIA] TERREMOTO: “RIPRESE CINEMATOGRAFICHE DELLA RICOSTRUZIONE A FINI PROMOZIONALI, DIDATTICI E PER COSTITUIRE UNA B…

Il consigliere Claudio Ricci (Ricci presidente) annuncia la presentazione di una mozione con cui impegna la Giunta di Palazzo Donini ad “inserire, nel quadro del piano strategico di promozione e commercializzazione turistico culturale dell’Umbria post sisma 2016/17, un programma di riprese cinematografiche professionali, in particolare delle fasi di ricostruzione dei principali beni culturali e centri storici (a Norcia, Cascia e Valnerina), al fine di creare una ‘banca dati immagini’ utile come memoria documentale tecnica e socio culturale”.

 

(Acs) Perugia, 1 marzo 2017 – “Inserire, nel quadro del piano strategico di promozione e commercializzazione turistico culturale dell’Umbria post sisma 2016/17, un programma di riprese cinematografiche professionali, in particolare delle fasi di ricostruzione dei principali beni culturali e centri storici (a Norcia, Cascia e Valnerina), al fine di creare una ‘banca dati immagini’ utile come memoria documentale tecnica e socio culturale”. Lo propone, attraverso una mozione alla Giunta, di cui annuncia la presentazione, il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente).

Nell’atto di indirizzo Ricci spiega che “il sisma determinerà una fase di ricostruzione e valorizzazione socio economica e culturale che durerà 10/15 anni. Durante i cantieri della ricostruzione dei beni culturali e dei centri storici è fondamentale filmare, in modo professionale, tutte le fasi operative, le attività socio culturali, gli eventi e gli aspetti utili a fabbricare ricordi per fare memoria dell’identità”.

Secondo il consigliere regionale “i filmati cinematografici, e multimediali” andranno utilizzati per “elaborare prodotti, quali documentari televisivi e multimediali, strumenti didattici, promozioni culturali e turistiche, progetti di valorizzazione per musei e spazi mostre, nonché filmati da regalare a tutte le persone e famiglie che riabiteranno i territori e gli edifici ora inagibili come “gesto simbolico” di riconsegna dell’eredità e della memoria dei luoghi”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria