Noccioli di albicocca, pesca e sale per le carni da rifiuti diventano risorse: le buone pratiche per evitare gli sprechi
Noccioli di pesca ed albicocca da riutilizzare nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica o trasformati in energia per gli impianti di combustione e biogas. Sale usato nella preparazione delle carni reimpiegato come antigelo sulle strade.Â
L’Emilia-Romagna si conferma in prima linea nella lotta allo spreco e mette in campo strategie innovative per trasformare in realtà quell’idea di economia circolare in cui nulla si butta e tutto diventa risorsa. Con grandi vantaggi per l’ambiente, la salute e l’economia.Â
A questo punta la recente attivazione da parte della Regione dell’Elenco dei sottoprodotti: i primi tre individuati sono dunque i noccioli di albicocca e pesca oltre al sale per la salatura delle carni che potranno essere trasformati e dar vita a nuovi beni invece di essere destinati allo smaltimento.
Se ne è parlato oggi a Bologna allo Sprecozero Day, l’iniziativa per presentare le esperienze più innovative messe in campo su scala regionale e nazionale per la riduzione degli sprechi sostenuta dalla Regione e organizzata dall’associazione nazionale Sprecozero.net fondata in Emilia-Romagna da Stefano Mazzetti e Andrea Segrè.
Un ambito questo che assume un significato particolarmente rilevante nella terra della Food Valley. Tra i vari progetti promossi dalla Regione è stati ricordato il Last Minute Market, è un sistema di recupero di beni invenduti a favore degli enti assistenziali, nato una ventina di anni fa, che ha come obiettivo lo spreco zero. Tutti i servizi sono pensati per prevenire e ridurre predite e sprechi di alimenti, farmaci, libri, oggetti.
Citato anche il “Carrello Verdeâ€, un progetto che punta alla qualificazione ambientale dei punti vendita della distribuzione organizzata. L’obiettivo è diffondere pratiche virtuose, dal risparmio energetico alla riduzione degli imballaggi e degli sprechi alimentari; prevenire la produzione dei rifiuti; progettare in modo sostenibile gli spazi ed educare al consumo consapevole.Â
Fonte: Regione Emilia Romagna