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[REGIONE UMBRIA] LAVORO: “IMPRONTA DIGITALE ANZICHÉ BADGE PER I DIPENDENTI DELLA REGIONE E DEGLI OSPEDALI UMBRI” – SQUARTA (FDI…

Il consigliere regionale Marco Squarta (Fratelli d’Italia) annuncia che l’Assemblea legislativa discuterà, nella seduta convocata per martedì 14 marzo, la sua mozione che propone di “far timbrare i dipendenti pubblici umbri con le impronte digitali”. Per Squarta “coloro che non commettono scorrettezze non devono avere timore dei nuovi controlli”.

(Acs) Perugia, 11 marzo 2017 – “Far timbrare i dipendenti pubblici umbri con le impronte digitali, scongiurando episodi di assenteismo e controllando in maniera più approfondita gli ingressi e le uscite dal turno di lavoro”. Lo propone il consigliere regionale Marco Squarta (FdI) con una mozione che l’Assemblea di Palazzo Cesaroni discuterà nella seduta già convocata (https://goo.gl/7Pg92r) per martedì 14 marzo 2017.

Per Squarta il nuovo sistema di rilevazione degli accessi dovrebbe riguardare dipendenti di enti locali come Giunta regionale e Assemblea legislativa, ma anche medici, infermieri e amministrativi di Asl e ospedali. Il sistema – spiega Marco Squarta – mette a confronto le impronte registrate con quelle reali e i dati personali rimangono nel badge perciò i dipendenti non vengono schedati e non si dà vita a nessuno stato di polizia. Sostanzialmente la nostra è una regione ancora sana da questo punto di vista, non vedo quali timori dovrebbero avere per questi controlli coloro che non commettono scorrettezze. Questa pratica – prosegue l’esponente di minoranza – viene già adottata a Salerno dove, seppur in maniera maggiore rispetto a quanto emerso nel corso dell’inchiesta dei carabinieri del Nas di Perugia nel 2007, molti dipendenti risultavano in ospedale mentre in realtà andavano a fare spesa, in palestra, dal parrucchiere o al mare. Il sistema di strisciare il badge e lasciare le proprie impronte – conclude – annulla alla radice la possibilità di cedere il cartellino ai colleghi compiacenti. In Campania questo metodo è stato attivato ormai quattro mesi fa in seguito al via libera del Garante della privacy alla rilevazione biometrica e sembra funzionare”. RED/mp

Fonte: Regione Umbria