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[REGIONE UMBRIA] LAVORI D'AULA (3): APPROVATO IL DDL DELLA GIUNTA CHE MODIFICA LA LEGGE “6/2006” (DIRITTO ALLO STUDIO-ADIS…

(Acs) Perugia, 14 marzo 2017 – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all’unanimità il disegno di legge della Giunta che apporta modifiche alla legge regionale “6/2006” (Norme sul diritto allo studio universitario), che detta norme per la disciplina del diritto allo studio universitario, al fine di consentire il raggiungimento dei gradi più alti degli studi da parte degli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, nonché di favorire il conseguimento del successo negli studi da parte della generalità degli studenti. Con le modifiche apportate si fa più stringente la  finalizzazione verso l’obiettivo del lavoro, con l’impiego di risorse europee per gli apprendistati di terzo livello, vale a dire i dottorati, gli assegni di ricerca e i servizi dell’impiego.

É stato il presidente della Terza commissione consiliare, Attilio SOLINAS, a illustrare in Aula l’atto, sottolineando “la volontà di un più stretto raccordo tra le attività universitarie e il mondo del lavoro, e di allargare gli orizzonti alle altre istituzioni universitarie europee. Oltre alle attuali funzioni in materia di diritto allo studio, sono state previste ulteriori funzioni per la gestione dell’apprendistato di alta formazione e ricerca presso il sistema delle imprese con il raccordo di tutti i soggetti interessati. Sfruttando le risorse disponibili, fra cui quelle del Fondo sociale europeo, si prevede la gestione di procedure dirette a finanziare la mobilità internazionale e la rete dei servizi per l’impiego. Si tratta di una legge molto importante e innovativa – ha detto Solinas – e fra le nuove funzioni vi è ‘Umbria Academy’, concernente la promozione sul piano nazionale ed internazionale dell’offerta formativa dell’istruzione universitaria e terziaria regionale. Altro aspetto la previsione di accesso ai rifugiati ai percorsi di formazione. Poi la previsione di servizi di edilizia residenziale per studenti universitari e interventi sui servizi per la ristorazione. Altra nuova figura quella del Garante del diritto allo studio degli studenti, per far partecipare gli studenti stessi al controllo sulla qualità dei servizi”. 

INTERVENTI 
ANDREA SMACCHI (PD): “Questo è un atto importante per la storia e la tradizione di questa Regione, che ha sempre puntato in maniera forte sul diritto allo studio universitario. La proposta va ad integrare una materia in cui l’Umbria costituisce una eccellenza. In Commissione ho presentato un emendamento che prevede l’abbassamento della parte fissa e l’innalzamento di quella variabile dell’indennità dell’amministratore unico di Adisu. La stesura originaria prevedeva l’80 per cento di parte fissa dei 45mila 360 euro di stipendio annuo. Abbiamo abbassato la parte fissa al 60 per cento. Un principio che premia il merito, da tenere presente anche in futuro. Un segnale forte: dobbiamo puntare sui risultati. Adisu ha già risultati eccellenti e ringrazio il precedente amministratore”.

CLAUDIO RICCI (RP): “La proposta rafforza il ruolo di Adisu come unica agenzia regionale, con un ruolo di cerniera di progetti, di raccordo costante con l’università, con gli studenti e la didattica, tra domanda e offerta. Anche con progetti significativi come Umbria Accademy. Altro baricentro della proposta è l’allargamento dei servizi, aggiungendo a quelli tradizionali anche l’offerta dei servizi allargati come il rapporto studio-lavoro negli anni universitari. La legge ha altri aspetti interessanti come il garante degli studenti, la riqualificazione delle residenze attuali degli studenti, la centrale unica degli acquisti e degli appalti. Questo è un atto di grande importanza, che va verso il cuore attrattivo del sistema Università: oggi non basta più la qualità degli studi e della ricerca, ma serve ampliare i livelli di accoglienza per gli studenti e i livelli formativi per connetterli al sistema professionale”.

ASSESSORE Antonio BARTOLINI: “Adisu già oggi è agenzia modello, assicurando il 100 per cento dell’erogazione di borse di studio, ma questa legge vuole fare di più. Promuove l’internazionalizzazione del sistema universitario anche per quanto riguarda l’accoglienza. Poi è una legge che connette il diritto allo studio con il lavoro, e grazie alle misure previste dalla programmazione europea si va in questo senso. Un ultimo emendamento è stato apposto su richiesta dell’Università di un ulteriore incremento di collaborazione per i servizi agli studenti”.

SCHEDA – LEGGE RIFORMA ADISU 
Il Disegno di legge di riforma dell’Adisu è già stato adottato dalla Giunta regionale dopo un’ampia partecipazione e discussione con tutti i soggetti interessati, e dopo aver acquisito le valutazioni degli Atenei, degli Istituti di grado universitario (Accademia e Conservatorio), dei rappresentanti sindacali e della associazioni studentesche.
Viene previsto l’ampliamento delle funzioni dell’Agenzia. All’Adisu vengono attribuiti importanti compiti basati sull’alta formazione e sulla ricerca, con l’obiettivo di supportare tutte le eccellenze che, anche in Umbria, si affacciano sul mondo.
All’Agenzia verrà affidata la gestione delle procedure dirette a finanziare dottorati ed assegni di ricerca mediante l’utilizzo di tutte le fonti di finanziamento disponibili ed il coinvolgimento dei diversi settori produttivi regionali. Il Programma operativo regionale (POR) del Fondo sociale europeo (FSE) prevede nel periodo 2014-2020 importanti risorse per l’attivazione di dottorati e assegni di ricerca. L’Adisu può quindi svolgere un ruolo importante nella gestione di tali azioni, nell’ambito delle politiche regionali di sviluppo.
L’Agenzia potrà gestire le procedure dirette a finanziare la mobilità internazionale dei ricercatori, previste nella programmazione comunitaria e la realizzazione, in collaborazione con le Università, la rete dei centri per l’impiego, gli ordini professionali e le associazioni di categoria, di attività di orientamento e informazione volte ad assicurare il più stretto raccordo tra istruzione universitaria e terziaria e mercato del lavoro. È prevista l’istituzionalizzazione all’interno dell’Adisu della funzione denominata UMBRIA ACADEMY, concernente la promozione sul piano nazionale ed internazionale dell’offerta formativa dell’istruzione universitaria e terziaria regionale.
All’Adisu verrà anche affidata la gestione degli interventi in materia di APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E DI RICERCA. L’Agenzia fornirà quindi un supporto qualificato per l’incentivazione dell’apprendistato dell’alta formazione e della ricerca stessa presso il sistema delle imprese, oltre a svolgere la funzione nodale di coordinamento dei soggetti interessati alla materia con attività finalizzate da un lato a promuovere questo istituto contrattuale presso le imprese e dall’altro a garantire un puntuale e qualificato supporto a studenti e dottorandi universitari.
Rispetto ai servizi dedicati agli studenti, viene previsto un contratto di servizio attraverso il quale l’Agenzia si impegna a garantire la tempistica, la continuità e gli standard qualitativi nell’erogazione dei servizi salvaguardando il diritto allo studio dello studente. Per assicurare il rispetto del contratto di servizio sarà istituita la figura del GARANTE dello studente. Sarà anche rafforzato il ruolo della conferenza permanente Regione-Università che, oltre ad esprimere il parere sulla proposta di Piano triennale, potrà formulare anche ulteriori proposte.
L’Adisu potrà svolgere specifiche attività sulla base di accordi di programma con altri soggetti, eventualmente avvalendosi di personale delle Università, che a loro volta potranno utilizzare personale dell’Adisu per la gestione degli interventi a loro affidati. 
Infine, a seguito di un emendamento proposto dal consigliere Andrea Smacchi (Pd), è stata modificata anche l’indennità di carica per l’amministratore unico di Adisu, che non deve superare il 60 per cento dell’indennità spettante al consigliere regionale e verrà articolata in una parte fissa nella misura del 60 per cento (nel testo era 80 per cento) e la restante parte variabile, commisurata ai risultati, del 40 per cento (anziché il 20). PG/DMB

Fonte: Regione Umbria