Press ESC to close

[REGIONE PIEMONTE] Bloccati 6500 sfratti dagli alloggi di edilizia sociale

Il Consiglio regionale è intervenuto il 15 marzo sul fenomeno delle decadenze dall’assegnazione di alloggi di edilizia sociale causate dalla morosità degli assegnatari, che interessa circa 6.500 famiglie piemontesi: l’approvazione di un disegno di legge presentato dall’assessore alle Politiche sociali, Augusto Ferrari, sopprime il termine di tre mesi di morosità previsto per l’avvio della procedura allo scopo di permettere una più attenta valutazione dei singoli casi e sospende i procedimenti in corso affinché i Comuni e gli enti gestori, con una successiva modifica del regolamento attuativo, possano valutare le singole posizioni socio-economiche ed avviare la decadenza solo nei confronti di quegli assegnatari morosi ritenuti oggettivamente in grado di pagare l’affitto ma che non accettano o rispettano il piano di rientro stabilito.

Viene anche ampliata la definizione del nucleo richiedente, che viene esteso agli omosessuali che hanno contratto un’unione civile e ai conviventi di fatto. La stessa risoluzione si applica ai punteggi da attribuire ai richiedenti e a quelli relativi alla successione nella domanda ed all’assegnazione degli alloggi. In caso di decesso dell’assegnatario l’abitazione i figli hanno diritto alla successione.

Il testo prevede inoltre che i cambi di alloggio possano essere effettuati, oltre che per superare condizioni di sottoutilizzo o sovraffollamento, nonché di disagi abitativi di carattere sociale, anche per cercare di ridurre la morosità. Alla Giunta regionale viene riconosciuta la possibilità di avviare una sperimentazione delle modalità di riparto del fondo sociale.

Dopo aver ringraziato la maggioranza per aver “tenuto il punto in maniera convinta e compatta a giorni di ostruzionismo incomprensibile dell’opposizione”, l’assessore Ferrari mette in evidenza che “si tratta di un provvedimento che aiuta in maniera strutturale a risolvere un problema da anni diffuso in tutto il Piemonte e che aveva raggiunto un livello di insostenibilità perché la norma si è mostrata incongruente ed il regolamento poco rigoroso. Con l’approvazione del disegno di leggi e del successivo regolamento applicativo cerchiamo di ovviare alle carenze che fino ad adesso erano presenti”.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA