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[REGIONE UMBRIA] PRIMA COMMISSIONE: APPROVATI I PIANI TRIENNALI DEL PATRIMONIO DELLE QUATTRO ASL UMBRE E AUDIZIONE CON L'A…

La Prima Commissione consiliare, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato i Piani triennali del patrimonio adottati dall’azienda Usl Umbria1, Usl Umbria2, dalle Aziende ospedaliere di Terni e di Perugia. È stato poi ascoltato l’assessore Luca Barberini per un approfondimento sul Sia (Sostegno di inclusione attiva), con “importanti” novità per le zone colpite dal sisma.

 

(Acs) Perugia, 15 marzo 2017 – La Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha approvato con 4 voti favorevoli (Casciari, Leonelli, Smacchi-Pd, Nevi-FI) e un astensione (Carbonari-M5S) i Piani triennali del patrimonio adottati dall’azienda Usl Umbria 1, dall’Azienda ospedaliera S. Maria di Terni, dall’azienda Usl Umbria 2 e dall’Azienda ospedaliera di Perugia, che erano già stati presentati in Commissione (https://goo.gl/A6no3P; https://goo.gl/B0kWt3). Relatore in Aula sarà il presidente Smacchi.

Nella stessa seduta la Prima Commissione ha ascoltato in audizione l’assessore Luca Barberini per un approfondimento sul Sia (Sostegno di inclusione attiva). Barberini ha ricordato che “il Sia era uno strumento che doveva anticipare una forma ancora più strutturata di reddito di inclusione, approvata dal Parlamento proprio in questi giorni. E già domani ci sarà la prima riunione operativa tra il Ministero e gli assessorati alle politiche sociali regionali per cercare di far uscire in tempi rapidi i decreti attuativi. Dal 2018 partirà il Rei (Reddito di inclusione) in sostituzione del Sia. Le REGIONI COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI hanno chiesto e ottenuto, e l’Umbria è stata la promotrice, novità importanti nei criteri per l’accesso al Rei. Nelle zone del cratere, il valore Isee per l’accesso al reddito attivo passa da 3mila a 6mila euro; vengono escluse dal computo dell’Isee le case danneggiate, inagibili e distrutte; viene escluso dal computo Isee la quota di reddito che deriva dal patrimonio immobiliare; viene escluso il computo dei 45 punti della valutazione multidimensionale del bisogno del nucleo familiare richiedente. Il Rei, inoltre, ha come strumento di valutazione solo il reddito disponibile, andando così a sostenere situazioni non coperte dal Sia, superando i problemi legati alla prima casa. In sostanza ci sarà più attenzione sul reddito disponibile effettivamente per sostenere i bisogni della famiglia. Il Sia nazionale è operativo dal 2 settembre scorso. I dati Inps ci dicono che nel 2016 sono state presentate circa 200mila domande: ne sono state accolte circa il 30 per cento, il 65 per cento sono state respinte e la maggior parte perché non riuscivano a raggiungere il punteggio 45 nella valutazione multidimensionale del bisogno. In Umbria le domande sono state circa 2000, e ne sono state accolte 418, mentre 50 sono ancora in fase istruttoria presso l’Inps. Delle 2mila domande presentate solo 1180 provengono da cittadini già conosciuti dalle zone sociali, mentre circa la metà fanno l’ingresso per la prima volta nel sistema sociale. Per questo ci saranno azioni correttive: la scala del punteggio verrà ridotta a 25 punti, permettendo di recuperare l’80 per cento delle domande inizialmente escluse e, probabilmente, consentendo un incremento delle domande. Inoltre ci sarà la maggiorazione di ulteriori 80 euro per le famiglie composte da un unico genitore; l’innalzamento del limite da 600 a 900 euro per le somme percepite; la deroga al possesso di auto nuove per andare incontro alle esigenze dei disabili. Al Sia nazionale si somma il Sia Più, che nasce come una scelta implementativa regionale. Misure non sovrapponibili. Abbiamo ampliato il target per andare incontro alla fascia di reddito sopra a 3mila euro che non supera i 6mila euro di Isee. Nel 2017 per i disoccupati l’intervento è di un milione e mezzo di euro per 420 destinatari finali, con una borsa lavoro di 500 euro mensili. Per i vulnerabili, poi, ci sono 2milioni di euro nel 2017/2018, con i quali pensiamo di raggiungere 416 destinatari finali”. DMB/

 

Fonte: Regione Umbria