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MODENA – ABBANDONO RIFIUTI, TUTTE LE AZIONI PER CONTRASTARLO

Sono diverse le azioni di prevenzione e contrasto del fenomeno dell’abbandono dei rifiuti messe in campo, già da tempo, dal Comune di Modena in collaborazione con il gestore Hera: dall’analisi del territorio per individuare le aree dove più spesso avvengono gli abbandoni, anche di rifiuti ingombranti o pericolosi, a progetti di sensibilizzazione come quello attivato negli ultimi tre mesi del 2016 e che ha coperto tutta la città fino alla recentissima installazione di telecamere mobili e “nascoste” per cogliere chi delinque e abbandona rifiuti sul luogo pubblico. Lo ha spiegato l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni che ha risposto, giovedì 16 marzo in Consiglio comunale, all’interrogazione sul tema dei rifiuti abbandonati proposta dal consigliere di Forza Italia Adolfo Morandi. Partendo dalle segnalazioni dei cittadini, “che denunciano lo stato di degrado accanto ai cassonetti e l’abbandono di oggetti”, il consigliere ha chiesto all’Amministrazione “cosa intenda fare per evitare il ripetersi di queste incresciose situazioni” e, con particolare riferimento a via Perlasca “dove un residente segnala che i cassonetti vengono svuotati solo una volta a settimana”, se non ritenga opportuno “rivedere le modalità di intervento e le tempistiche di svuotamento dei cassonetti nelle zone artigianali e industriali per contenere il fenomeno degli abbandoni”.

Nella sua risposta, l’assessore Guerzoni ha evidenziato che il fenomeno degli abbandoni, “purtroppo diffuso sul territorio comunale, è aumentato drasticamente dopo l’introduzione dei sistemi di raccolta porta a porta nei Comuni a ridosso di Modena che ha provocato una migrazione dei rifiuti verso la città, soprattutto lungo le direttrici principali di viabilità. Si tratta di un problema – ha sottolineato l’assessore – difficile da estirpare e costoso da gestire: solo nel primo semestre del 2016 infatti sono stati necessari oltre 22 mila interventi straordinari per rispondere a tutte le segnalazioni ricevute, con un costo per la collettività che supera i 300 mila euro all’anno”.

Nelle zone artigianali, il Comune ha avviato un percorso, in accordo con Hera, per il progressivo passaggio alla raccolta porta a porta di tutti i rifiuti con l’eliminazione di tutti i contenitori stradali. Il sistema, già attivo nelle zone Torrazzi e Nazioni e che sarà progressivamente esteso anche alle altre zone (in aprile alla Bruciata e a seguire Emilio Po e Modena est), ha portato a un calo degli abbandoni pari a circa il 90 per cento e un aumento della raccolta differenziata di oltre il 70 per cento. Nelle zone artigianali ancora non interessate dal porta a porta, dove la frequenza di svuotamento dei cassonetti è almeno bisettimanale, rimane comunque un problema di errati conferimenti da parte di utenze che abbandonano i rifiuti fuori dai contenitori o che non li gettano correttamente, per esempio senza piegare i cartoni, cosa che comporta un riempimento anomalo dei cassonetti. “Per quanto riguarda la segnalazione su via Perlasca, il Comune – ha spiegato Guerzoni – ha individuato assieme al gestore una soluzione per rispondere al meglio alle esigenze di servizio che durerà finché la zona non sarà interessata dal passaggio al porta a porta previsto il prossimo anno”.  

Per gestire il fenomeno degli abbandoni, minimizzando così il senso di degrado avvertito in città, Hera ha previsto da tempo diversi strumenti: in primo luogo Hergoambiente, un sistema informativo che consente agli autisti dei mezzi di raccolta di segnalare tempestivamente i casi, anche di abbandono, sui quali intervenire e che, a oggi, consente di attivare oltre l’85 per cento degli interventi su segnalazione. Un altro strumento, ormai consolidato, è la “Il Rifiutologo” attraverso la quale i cittadini possono inviare indicazioni “smart” di casi di degrado, semplicemente scattando una foto geolocalizzata che comunica a Hera dove è opportuno intervenire. Infine, sono state rinforzate le squadre di recupero dei rifiuti abbandonati, con personale dedicato. Queste iniziative hanno consentito di portare il tempo di intervento, di norma, entro le 48 ore, e di ridurre del 70 per cento le segnalazioni ricevute dai cittadini tramite il numero verde del Servizio clienti.

L’Amministrazione si è inoltre attivata già nel 2016 per il controllo preventivo, gli errati conferimenti e gli abbandoni con una collaborazione con le guardie ecologiche volontarie e di Legambiente, Gev e Gevl, che affiancano gli operatori del gestore e i tecnici comunali informando puntualmente i cittadini e le imprese e facendo partire l’iter sanzionatorio per eventuali comportamenti scorretti. Negli ultimi tre mesi del 2016, il Comune di Modena ha inoltre avviato un progetto di sensibilizzazione contro gli abbandoni che ha interessato per almeno due settimane ognuno dei suoi quartieri e che proseguirà anche nel 2017.

Nella replica, il consigliere Morandi ha giudicato “positivi i dati relativi alla raccolta porta a porta. Una politica suggerita anche da noi e sempre considerata non ricevibile perché ha costi superiori. Evidentemente – ha affermato il consigliere – si è cambiato registro e questo porta a un miglioramento della gestione dei rifiuti, anche dal punto di vista del decoro urbano. Spero che queste cose siano portate avanti sempre di più perché fenomeno di degrado è ancora molto presente e va contrastato nel modo più assoluto”.