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[REGIONE EMILIA ROMAGNA] Cassa del Baganza (Pr), pronto il progetto. Al via 4 cantieri nel tratto montano e collinare

Partita la valutazione di impatto ambientale. Obiettivo è garantire la sicurezza idraulica nei territori di Parma e Colorno

Fiume, lavori di ripristino dell'argine, piena, alluvione Nuovo passo avanti verso la realizzazione della Cassa di espansione del Baganza, per assicurare la sicurezza idraulica dei territori di Parma e Colorno. Il progetto definitivo è ultimato: l’opera si estenderà su un’area di circa 860 mila metri quadrati, per buona parte ex area di cava; potrà contenere fino a 4,7 milioni di metri cubi di acqua e richiederà un investimento di 55 milioni di euro. La procedura di valutazione di impatto ambientale è già partita: il 6 marzo si è riunita per la prima volta la Conferenza dei Servizi, che dovrà concludere i lavori entro l’autunno per consentire la progettazione esecutiva. 

Già nelle prossime settimane, invece, apriranno 4 cantieri per 450 mila euro destinati a rendere più sicuro il tratto collinare e montano del bacino del Baganza.  Un intervento questo strettamente collegato a quello della cassa di espansione. 
L’annuncio arriva dall’assessore alla difesa del suolo Paola Gazzolo presente oggi pomeriggio a Felino, su invito dell’amministrazione comunale, per fare il punto della situazione.

Considerandola una priorità, la Regione e l’Autorità di bacino del fiume Po hanno richiesto e ottenuto l’inserimento dell’opera tra gli interventi determinanti e improrogabili del programma Italia Sicura, la Struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico.

Due invasi per uno specchio d’acqua di 68 ettari
La cassa sarà realizzata su un’area di 860 mila metri quadrati che interessa i territori dei comuni di Parma, Collecchio, Felino e Sala Baganza. Potrà contenere fino a 4,7 milioni di metri cubi di acqua e garantirà un elevato grado di sicurezza ai centri urbani di Parma e di Colorno anche a fronte di una piena eccezionale come quella del 2014. Sarà composta di due invasi e tre soglie in calcestruzzo per consentirne la regolazione idraulica. La prima sarà dotata di paratoie per regolare la portata in uscita dal corso d’acqua; la seconda collegherà i due comparti; la terza permetterà lo svuotamento della cassa.
Nel pieno della sua capacità, la Cassa potrà contenere uno specchio d’acqua di 68 ettari (44 ettari il primo comparto e 24 ettari il secondo); le arginature avranno una lunghezza complessiva di 3,3 chilometri e un’altezza da 1 metro a 16,22 metri.

Il percorso progettuale
Il nodo idraulico di Parma-Colorno è uno dei 5 nodi idraulici critici e complessi riconosciuti dalla pianificazione di bacino in Emilia-Romagna. Per garantirne la sicurezza, dal 2010 si sono già investiti circa 11 milioni: l’adeguamento del Ponte Ferroviario di Colorno, riaperto nello scorso novembre, ha visto un investimento di 5 milioni, di cui 3 messi a disposizione da Rete Ferroviaria Italiana; 3,7 milioni hanno finanziato la sistemazione dei tratti urbani del Baganza e del Parma; 450 mila euro riguardano i lavori al via nel tratto collinare e montano; 1,7 milioni sono stati spesi da Aipo per la progettazione della Cassa di espansione del Baganza.

L’opera è stata inserita – per un importo di 55 milioni – tra gli interventi del Piano del dissesto idrogeologico quale intervento “determinante e improrogabile” per la messa in sicurezza di vaste aree urbanizzate e densamente infrastrutturate (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 settembre 2015). Aipo ha quindi avviato un percorso partecipato con le amministrazioni – Provincia di Parma, Comuni di Felino, Sala Baganza, Collecchio e Parma – e i portatori di interesse dal quale sono emersi approfondimenti ed elementi migliorativi. A fine 2015 si è appaltata la progettazione definitiva della cassa, conclusa un anno dopo. Attualmente è in corso la Valutazione di impatto ambientale (Via), che terminerà entro l’autunno.

Partono i cantieri a monte del bacino del Baganza
Sono 4 i cantieri che apriranno nelle prossime settimane per la sicurezza del tratto collinare e montano del bacino del Baganza. Finanziati con 450 mila euro del Fondo di solidarietà Europeo, prevedono la regimazione e il ripristino di opere idrauliche danneggiate nei comuni di Calestano e Berceto (300mila euro), oltre alla messa in sicurezza e interventi di difesa del versante a salvaguardia della viabilità comunale Molino Secchione-Cà Sana e Marzolara (150mila euro).

Fonte: Regione Emilia Romagna