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MODENA – ATTRAVERSAMENTI VIA SIGONIO, SI VALUTANO LUCI A RASO

In via Sigonio all’ingresso dell’ex Amcm viene confermata la necessità di mantenere due attraversamenti pedonali, ma verrà fatta una verifica puntuale delle eventuali interferenze tra illuminazione pubblica e vegetazione esistente, prevedendo potature e vagliando soluzioni, come gli illuminatori a raso, che rendano visibili gli attraversamenti da una distanza maggiore.

Lo ha annunciato l’assessore alla Mobilità Gabriele Giacobazzi rispondendo a una delle sei interrogazioni relative alla viabilità cittadina discusse in Consiglio comunale nella seduta di giovedì 23 marzo e quasi tutte trasformate in interpellanza. Complessivamente, l’assessore ha evidenziato che i dati d’incindentalità degli incroci oggetto di interrogazioni, scarsamente frequenti e senza esiti fatali, non li riconducono tra quelli con situazioni di particolare criticità.

L’interrogazione che ha chiesto misure per rendere più visibili gli attraversamenti su via Sigonio è stata presentata dal consigliere Giuseppe Pellacani (FI), che ne ha presentata anche una seconda per porre l’attenzione sull’incrocio tra via Bellinzona e via Medaglie d’Oro, dove ha lamentato “code e inquinamento” a causa delle “rilevanti e inconsuete dimensioni dell’attuale banchina”. L’assessore, in questo caso, ha precisato che “l’intervento di ampliamento degli spazi pedonali e l’introduzione di ‘orecchie’ carrabili a contenimento dei raggi interni alle svolte, ha consentito una riduzione dell’attraversamento pedonale su via Bellinzona, che ha portato a un significativo calo degli incidenti”.

Rispetto all’incrocio tra via Sassi e via Tamburini, oggetto di un’interrogazione di Adolfo Morandi (FI) che ha chiesto se sono state avviate procedure per metterlo in sicurezza, Giacobazzi ha parlato di “pericolosità in relazione a comportamenti non regolari” e ha precisato la volontà dell’Amministrazione di inserire l’area tra le zone a 30 chilometri orari, come già previsto dal Piano Mobilità ciclabile. “Data la struttura della strada e degli edifici intorno – ha però precisato – non è consigliabile la collocazione di dossi rallentatori, per i problemi di rumore e vibrazioni che possono generare”. Anche la consigliera Baracchi (Pd) è intervenuta per “fare appello al buon senso: rispettando le regole – ha affermato – faremmo tutti un passo avanti”. Il consigliere Morandi ha inoltre presentato un’interrogazione sul “pericolo all’incrocio tra via Barozzi e via Vecchi”, rispetto al quale l’assessore ha chiarito che “con i lavori della ciclabile di via Barozzi, che partiranno a breve, si opererà un restringimento delle corsie e la sosta verrà spostata più all’interno della rete stradale, con un riassetto della segnaletica e delle geometrie che miglioreranno le condizioni di visibilità”.

L’assessore ha poi risposto a un’interrogazione di Vincenzo Walter Stella di Art.1 – MDP, presentata insieme a Simona Arletti del Pd sui lavori di trasformazione in zona 30 della zona Sacca, oggetto di un percorso partecipativo con i cittadini: “Il progetto esecutivo di completamento di questa zona 30 è pronto – ha chiarito l’assessore – e prevede la realizzazione di due attraversamenti rialzati su via Paltrinieri, la riorganizzazione dell’accesso/uscita dalla polisportiva e la predisposizione di specifica segnaletica. Siamo in attesa di finanziamento – ha aggiunto – e speriamo di poterlo mettere tra le priorità”. Sulle zone 30 è intervenuto anche il consigliere Marco Rabboni del M5s, che ha ricordato: “In sede di approvazione di Bilancio è stato bocciato un nostro emendamento che chiedeva di trasferire 100 mila euro in interventi per nuove zone 30 e ora ci viene detto che non ci sono i fondi. Chiediamo maggiore attenzione su questo argomento”.

Giacobazzi ha infine risposto a un’interrogazione di Antonio Carpentieri (Pd) sull’incrocio tra via Nonantolana e strada Fossamonda nord, che evidenzia la pericolosità delle fermate dei mezzi pubblici nel punto cosiddetto Ponte Perlina “per accessibilità e fruibilità in quanto attraversare la strada Nonantolana risulta assai complicato per non dire pericoloso”. L’assessore ha precisato, in particolare, che il tratto è di competenza provinciale, ma che “le difficoltà sono reali” e “l’Amministrazione, insieme agli uffici tecnici della Provincia e ad Amo, ha già individuato una soluzione che prevede la realizzazione di un attraversamento pedonale in due tratti, con isola salva pedoni”.