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Capannori Qualità dell’aria, revocata l’ordinanza sugli abbruciamenti all’aperto

Capannori –

Fiori di ciliegio

Con l’arrivo della bella stagione nella Piana di Lucca è migliorata la qualità dell’aria, così i Comuni di Capannori e Porcari oggi (mercoledì) hanno revocato il divieto di abbruciamenti all’aperto che era in vigore dallo scorso 1° novembre. A deciderlo sono stati i sindaci Luca Menesini e Alberto Baccini, che hanno firmato le apposite ordinanze.

La decisione è stata presa in seguito all’analisi dello storico dei dati delle ultime settimane e delle previsioni. Negli ultimi 30 giorni le centraline di Capannori e San Concordio, che vengono utilizzate da Arpat per misurare la qualità dell’aria, hanno fatto registrare un solo sforamento del limite delle polveri sottili (pm10), che risale alla prima metà del mese di marzo. Le mutate condizioni metereologiche e climatiche, con vento presente quasi tutti i giorni, hanno favorito il disperdersi delle sostanze inquinanti. Anche le previsioni per i prossimi tre giorni indicano che non sussistono le condizioni affinché le pm10 si accumulino nell’aria. I sindaci hanno così stabilito la revoca del provvedimento che riguardava l’arco temporale dal 1° novembre 2016 al 31 marzo 2017. Il divieto si riferiva agli abbruciamenti all’aperto di biomasse derivanti da attività agricole e forestali, da pulizia di parchi, giardini ed aree agricole, boscate e verdi, in terreni posti al di sotto dei 200 metri di altitudine sul livello del mare.

Il tema della qualità dell’aria rimane comunque nell’agenda dell’amministrazione comunale. L’assessore all’ambiente del Comune di Capannori, Matteo Francesconi, all’inizio del mese di marzo, anche a nome dei Comuni della Piana che hanno realizzato il Pac intercomunale, ha portato ancora una volta la questione al tavolo regionale sulla qualità dell’aria. Capannori ha chiesto l’intervento e l’aiuto economico della Regione Toscana per poter mettere in campo azioni concrete e strutturali da realizzare nel medio e lungo periodo, per contrastare realmente il fenomeno delle pm10. Per l’amministrazione è infatti necessario investire nel settore della mobilità sostenibile e nel miglioramento dei sistemi di riscaldamento degli edifici.