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[TORINO] Partiti i cantieri di manutenzione viaria

Con i primi giorni di primavera e il clima mite, si sono intensificate le attività di manutenzione di strade e piazze procedendo a nuove asfaltature e alla sistemazione di avvallamenti e buche.

Accanto ai lavori di ripristino degli scavi effettuati dalle società dopo la posa delle reti di fibra ottica, per la distribuzione del gas, dell’energia elettrica e dell’acqua, sono infatti partiti i primi interventi del piano generale messo a punto dal Settore Suolo e Parcheggi del Comune.

I lavori – che interessano il territorio delle diverse circoscrizioni – prevedono il risanamento e l’asfaltatura di ampi tratti di carreggiata e, in alcuni casi, il rifacimento delle corsie preferenziali per i mezzi pubblici  e la sistemazione dei marciapiedi.

Cantieri mobili, al fine di limitare al massimo i disagi al traffico, sono attivi, al momento, in corso Re Umberto, corso Salvemini, via Bertani, via Roveda, piazza Rivoli, corso Lecce, via Pianezza, strada San Mauro, via Respighi, via Petrelle, via Petracqua, strada Eremo, via Oropa, via Porri, corso Maroncelli, corso Massimo d’Azeglio, via Bernardino Galliari.

Nei prossimi giorni gli operai saranno al lavoro in corso Galileo Ferraris, Duca degli Abruzzi, largo Tirreno, corso Francia, via Livorno, via Verolengo, via Rismondo, corso Trapani, via Varalda e via Massena.

Un tema, quello della manutenzione di strade, piazze e marciapiedi, all’ordine del giorno a Palazzo Civico, per garantire sicurezza e decoro alla città: “Questa è la ragione che ci ha indotti a inserire nel bilancio preventivo il raddoppio dei fondi di pronto utilizzo per le manutenzioni ordinarie”, sottolinea l’assessora alla Viabilità Maria Lapietra.

 

Nel 2017 saranno 37 i milioni di euro disponibili per i lavori in scuole, cura del verde, ripristino delle pavimentazioni stradali e di altri spazi pubblici.

 

“Di questi ben 12 milioni di euro – sottolinea l’assessora – saranno destinati alle manutenzioni ordinarie, invertendo nettamente così un trend che aveva toccato il punto minimo nel 2016 con soli 5 milioni di euro messi a bilancio.”

Fonte: Comune di Torino