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[Lucca] LUCCA – Ritorna alla città il Mercato del Carmine Venerdì 21 aprile la presentazione degli ultimi progetti

Lucca –

LUCCA – Ritorna alla città il Mercato del Carmine Venerdì 21 aprile la presentazione degli ultimi progetti

 

L’appuntamento è di quelli da non perdere: venerdì 21 aprile, alle ore 11 al Mercato del Carmine, verranno presentati gli ultimi lavori in programma prima della definitiva conclusione delle opere che riporteranno a nuova vita quello che fino ad alcuni decenni fa era uno dei fiori all’occhiello del commercio e dell’artigianato della città. Nell’occasione, sarà inaugurata una mostra che ripercorre la storia della struttura e gli interventi realizzati in questi ultimi anni.

 

Con l’inizio dei lavori di recupero della ex chiesa del Carmine e di consolidamento strutturale dell’intera area mercatale, si avvia dunque a conclusione uno dei progetti più complessi e attesi dalla città e dal territorio: la ristrutturazione e la riqualificazione funzionale del Mercato del Carmine. Progetto che adesso, grazie ad una significativa condivisione d’intenti fra l’amministrazione-Tambellini e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca del presidente Lattanzi, si appresta a vivere le ultime fasi di un lunghissimo percorso che si completerà con l’individuazione di uno o più soggetti privati in grado di portare questa storica struttura a diventare uno dei maggiori poli di attrazione della città: attività commerciali, botteghe artigianali orientate a promuovere le eccellenze del territorio e un centro turistico-ricettivo d’avanguardia, sul modello dei grandi mercati storici europei, come la Bouqueria di Barcellona o lo stesso Mercato di San Lorenzo a Firenze.

Attraverso un bando pubblico, infatti, l’amministrazione comunale intende valutare le possibili soluzioni in termini di destinazioni d’uso compatibili, interventi di riqualificazione e sistemi di gestione, tutelando anche gli attuali operatori presenti nella struttura.

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“Occorre creare – spiega il sindaco Alessandro Tambellini – le condizioni favorevoli per rendere attuabile l’intervento previsto, che deve risultare sostenibile nella strategia di rilancio di quella parte di città non solo sotto l’aspetto strettamente commerciale, ma nel complesso di attività, ruoli, funzioni e identità che si riescono a far decollare e in relazione con gli interventi e le funzioni già in corso, avviate, esistenti, tradizionali e radicate. Da queste prime considerazioni emerge come la proposta per la riqualificazione del Mercato del Carmine si presenti originale sia per le dimensioni che per il contesto operativo e pertanto legata ad indirizzi di sviluppo economico della comunità lucchese a carattere innovativo.”

 

“Il recupero del Mercato – conferma l’assessore ai Lavori pubblici, Francesca Pierotti – non solo ricollega la città ad uno spazio rimasto sottoutilizzato per tanti anni, ma dà corpo ad una visione quanto mai attuale e necessaria: rivitalizzare un pezzo importantissimo del centro storico con botteghe tradizionali che possano restituire centralità agli artigiani del gusto. L’integrazione del mercato nella vita lucchese deve passare attraverso un’operazione di microurbanistica che cerchi negli ambiti limitrofi tutte le funzioni complementari necessarie per rendere vitale in modo permanente l’ambito d’interesse: un marketing delle strade di accesso, interventi puntuali con ‘soglie’ informative, pubblicità in varie forme possono contribuire alla riuscita dell’operazione e devono costituire una strategia integrata nel progetto, come tempi e costi.”

 

“La missione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – sottolinea il presidente Arturo Lattanzi – è di creare delle opportunità e il pieno recupero del Mercato del Carmine rappresenta un’importante opportunità. Non si tratta infatti solo di una ordinaria, per quanto importante, operazione di restauro di un bene di valore storico-artistico, ma anche di una grande occasione per lo sviluppo sociale ed economico del territorio.”

 

 

Il prossimi interventi

Tra i principali lavori in programma, per un importo complessivo di circa 2,2 milioni di euro, gran parte dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Crl, si prevede la demolizione dell’attuale tetto delle navate laterali della chiesa, da sostituire con pannelli in rame analoghi a quelli utilizzati per la copertura del chiostro, l’applicazione di contrafforti esterni in acciaio, il recupero del piano interrato con placcaggio delle murature esistenti mediante intonaco armato.

La porzione di tetto del lato sud-est della chiesa sarà consolidata mediante l’inserimento di tiranti in acciaio e verrà realizzata la “cucitura” delle murature della facciata lato Piazza del Carmine.

Internamente l’attuale solaio pericolante sarà sostituito con una struttura in acciaio interamente bullonata e smontabile. Dopo aver rinnovato la pavimentazione, si procederà al consolidamento della volta in laterizio a crociera, posta nell’estremità est della navata sinistra attualmente pericolante.

Altro intervento è poi quello di generale consolidamento strutturale del Mercato. Un progetto complesso che consegnerà alla città un immobile in cui sarà possibile sviluppare più soluzioni architettoniche – molte delle quali reversibili – in base alle differenti destinazioni degli ambienti.

Saranno interessati i locali interrati, il piano terra, il primo piano, un mezzanino e un piccolo secondo piano, nonché la messa in sicurezza della copertura del chiostro, per una superficie complessiva di oltre 3800 metri quadrati.

 

I lavori già realizzati

Sono tre gli interventi realizzati sinora dal Comune di Lucca (sempre grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca). Tra il 2014 e il 2015 è stata sostituita la copertura del chiostro, originariamente in eternit, con lastre di rame e sono stati eseguiti i lavori di consolidamento della struttura in acciaio risalente al 1932 (costo: 167 mila euro).

Sempre nel 2015, il terrazzo-ballatoio posto a fianco della copertura del chiostro è stato dotato di un nuovo rivestimento in rame con strutture in acciaio. Nell’occasione è stato posizionato anche un lucernario lungo la linea del colmo e sono state rimosse le tamponature degli archi in vetro-cemento, con un consolidamento degli archi che si affacciano sul chiostro (costo: 500 mila euro).

Il 2016 ha visto la messa in sicurezza del campanile che si presentava in condizioni estremamente fatiscenti con pericolo anche di cedimenti (costo: 39 mila euro).

 

La storia

Il complesso dell’attuale Mercato del Carmine è nato sulla struttura preesistente del convento dei Carmelitani Scalzi che lo hanno retto fino agli inizi del ‘900. Le origini storiche risalgono all’anno mille e le principali fasi di ampliamento e modifica della struttura conventuale sono già documentate intorno al 1342, quando i carmelitani ricevettero dal vescovo Guglielmo II la chiesa di San Pier Cigoli. L’edificio subì vari interventi di trasformazione per adattare l’antica chiesa risalente al XII secolo alle nuove esigenze conventuali: impegno che i religiosi portarono avanti anche nei secoli successivi, dando vita al complesso immobiliare attuale costituito dall’ex chiesa del Carmine e dal chiostro dell’ex convento con l’annesso orto.

Nel 1866, dopo la soppressione degli ordini religiosi, il monastero sembra destinato ad accogliere varie funzioni pubbliche, quali la Pretura, l’accettazione dei soldati di leva e un mercato coperto dei cereali.

E’ intorno al 1932, vista l’inadeguatezza igienico-sanitaria dell’esistente mercato delle vettovaglie in Piazza Anfiteatro, che viene elaborato un progetto, portato a termine nel 1936, di costruzione di un mercato all’interno della struttura monastica, dotato di 31 negozi, 200 banchi di vendita, 30 banchi per il pesce, 6 magazzini all’ingrosso e due vani per la vigilanza sanitaria e l’amministrazione.

Nel 1952, terminato il periodo della concessione, il Mercato è tornato di proprietà del Comune ed è stato attivo e fiorente fino al 1974, quando le attività ambulanti del mercato settimanale che si svolgevano nelle vie adiacenti e nella piazza del Carmine iniziarono a non apparire idonee al contesto urbano.

Fonte Verde Azzurro