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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Amianto: Vito, archivio Bianchi è patrimonio scientifico

Documentazione su patologie sarà custodita a Ronchi

Ronchi dei Legionari (GO) – L’archivio personale di Claudio
Bianchi, il professore che ha dedicato la sua vita allo studio
delle patologie indotte da amianto, da oggi è ufficialmente
custodito dal Consorzio culturale del Monfalconese (CCM) a Villa
Vicentini di Ronchi dei Legioniari (Gorizia). Si tratta di
centinaia di raccoglitori di documenti, volumi, riviste, atti di
convegni, appunti manoscritti, fotografie, panelli espositivi e
altro materiale che sarà accuratamente catalogato, digitalizzato
e messo a disposizione del pubblico.

“Si restituisce alla comunità un patrimonio scientifico che
testimonia l’impegno di una vita, un impegno a servizio non solo
dell’area di Monfalcone ma di tutto il Friuli Venezia Giulia”, ha
dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, durante
l’odierna conferenza stampa, organizzata per presentare la
copiosa documentazione raccolta negli anni da Bianchi.

L’iniziativa anticipa una serie di eventi che a ridosso del 28
aprile, la giornata mondiale delle vittime dell’amianto, vede
l’Amministrazione regionale promuovere diverse riflessioni sul
tema della salute e dell’ambiente. Come ha ricordato Vito,
giovedì 20 aprile all’ospedale San Polo di Monfalcone, si terrà
un convegno sulle fibre artificiali vetrose, il materiale
largamente utilizzato nei settori dell’industria, dell’edilizia e
dei trasporti.

“E’ un tema poco dibattuto – ha spiegato Vito – e perciò la
Regione si impegna a metterlo al centro del dibattito”.

Ben diversa è invece la conoscenza che si ha dell’amianto, la cui
tossicità è una caratteristica tristemente nota nel Goriziano.
Proprio per questo, Monfalcone sarà la seconda città toccata da
“Zero amianto”, il tour divulgativo promosso dall’Associazione
Nazionale Comuni Italiani (ANCI), che quest’anno, tra dieci
giorni, partirà da Casale Monferrato, in provincia di
Alessandria. Sarà presente alla conferenza di lancio anche Vito a
testimoniare l’interesse che la Regione Friuli Venezia Giulia
nutre verso questo tema.

“Sono tante le azioni che stiamo portando avanti per contrastare
la presenza dell’amianto”, ha ricordato l’assessore. “Non si
tratta solo delle tante iniziative informative e divulgative
promosse dalle direzioni regionali Ambiente e Salute, ma di tanti
strumenti e risorse che la Regione ha messo in campo per
rimuovere l’amianto ancora presente sul territorio regionale”.
Nel 2017, ha aggiunto Vito, sono stati stanziati 1,3 milioni di
euro a favore sia delle Pubbliche amministrazioni che, attraverso
dei bandi pubblici, saranno messi a disposizione delle famiglie e
delle imprese, interessate alla rimozione dell’asbesto.

A questo impegno che tocca il presente e il futuro, c’è anche la
cura della memoria. Un aspetto sottolineato oggi dal presidente
del CCM, Davide Iannis, che ha ringraziato la Regione per il
sostegno alle attività di conservazione della storia del
territorio.

“L’amianto, purtroppo, è in maniera pervasiva un pezzo di storia
delle nostre terre”, ha fatto presente Iannis.

Hanno preso parte alla conferenza stampa anche il consigliere del
CCM, Mauro Piani, che ha illustrato come il Consorzio si sia
fatto carico dell’archivio di Claudio Bianchi, e il figlio del
professore deceduto due mesi fa, Tommaso Bianchi, che ha spiegato
come “in 45 anni mio padre ha prodotto più di 200 pubblicazioni,
principalmente articoli scientifici su riviste mediche ed
interventi a convegni del settore nazionali e internazionali. Il
principio il suo campo professionale era l’anatomia patologica e
avrebbe potuto fare solo quello. Ma notando determinate
patologie, ha voluto effettuare un approfondimento. Da lì, poi,
non si è voluto più fermare”.
ARC/PV/fc

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia