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[Lucca] Primo Maggio: da San Francesco a Sandro Pertini

Lucca –

Il Lavoro: oggi è il problema dei problemi a Lucca come in Italia, troppi ne sono oggi senza, troppi giovani non hanno davanti a loro prospettive di lavoro serie.

Vorrei ricordare questo Primo maggio, con le parole di chi ha sempre considerato il diritto al lavoro, come la base per ogni convivenza civile, per la dignità di ogni donna e uomo.

 

Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che per il Lavoro così fra altro recitava:

Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.

Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.

Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.

 

Art.4 della Costituzione Italiana all’Art. 4:

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

 

Di San Francesco d’Assisi si ricorda una frase:

“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”

 

Sandro Pertini, Presidente emerito della Repubblica e socialista per tutta la vita, si è sempre battuto per il Lavoro, riporto alcune sue frasi, che è un piacere rileggere:

“Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero.”

“Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno.”

“La libertà senza la giustizia sociale non è che una conquista fragile, che si risolve per molti nella libertà di morire di fame.”

“Gli affamati ed i disoccupati sono il materiale con il quale si edificano le dittature.”

“Bisogna fare in modo che ogni italiano trovi in Italia un posto di lavoro.”

“Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.”

“Condizione essenziale di progresso è che all’interno della scuola, prima che altrove, maturi una nuova consapevolezza del valore ineliminabile del lavoro, delle responsabilità individuali, della solidarietà verso gli altri, quali che siano le loro idee, dell’integrità verso la cosa pubblica e nei rapporti privati.”

Oggi a Lucca è certo difficile qualche cosa per dare lavoro a chi non lo ha e nuove certezze ai giovani che escono dal mondo della scuola..

Ma ci dobbiamo provare e fare il possibile e l’impossibile per dare una risposta a queste legittimi aspettative.

Per questo Donatella Buonriposi, candidata a Sindaco di Lucca, ha posto al centro del suo Programma elettorale, il Lavoro e la Famiglia, come cardini di ogni società civile, organizzata, solidale.

francesco colucci

Fonte Verde Azzurro