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[REGIONE UMBRIA] PICCOLO CARRO: “DOPO TAR È NECESSARIO APPROFONDIRE LE COLPE DI CHI DOVEVA VIGILARE E I RAPPORTI TRA PROPRIETÀ …

 

(Acs) Perugia, 4 maggio 2017 – “L’intricata vicenda legata al Piccolo Carro si completa di un nuovo tassello: il Tar dell’Umbria rigetta il ricorso della cooperativa. Ora è necessario approfondire le colpe di chi doveva vigilare e i rapporti che hanno legato la proprietà e le Istituzioni”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Maria Grazia Carbonari.

“Con la sentenza del 2 maggio – spiega Carbonari – Il Tar ha rigettato il ricorso della cooperativa nei confronti della revoca del Comune di Assisi dell’autorizzazione al funzionamento di una delle strutture, ordinando l’immediata cessazione dell’attività. La sentenza, smentendo quanto affermato dalla cooperativa in questi mesi, dice che ‘appare senz’altro completo l’apparato motivazionale della revoca, in grado di ricostruire appieno l’iter logico che ha spinto l’Amministrazione ad esercitare il potere di autotutela attribuitole dalla normativa regionale, preceduto da rituale diffida in merito alle più gravi violazioni contestate’. In questa causa – aggiunge l’esponente pentastellata -, accanto al Comune di Assisi, si è costituita anche la Regione Umbria. Ritengo che sia stato importante e apprezzabile che la Regione, attraverso l’assessore Luca Barberini, non abbia lasciato soli i Comuni, pretendendo lo stesso rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori. In questo delicatissimo ambito le cautele devono essere massime e non si può permettere di mettere a rischio i minori e i soggetti più deboli”.

“Va tuttavia ricordato – continua Carbonari – che la vicenda del Piccolo Carro va molto oltre la questione autorizzatoria. Restano ancora insolute problematiche sul passato della cooperativa e dei suoi titolari, sulla gestione finanziaria e fiscale degli enormi fatturati, sui legami con le istituzioni e in particolare con la garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Serlupini. E soprattutto le ragioni per le quali, per anni, le Istituzioni non si sono mosse di fronte a tante criticità. Non bisogna lasciare che la vicenda torni nell’oblio. Per questo auspichiamo – conclude – che prima possibile le autorità inquirenti facciano piena luce sulla misteriosa morte della piccola Daniela Sanjuan, affinché una tragedia simile non accada mai più”. RED/dmb

Fonte: Regione Umbria