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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Salute: Telesca, istituzioni e politica attiva per favorire inclusione

Palmanova, 6 mag – “Nuove sfide attendono l’impegno delle
istituzioni per l’affermazione di condizioni di vita sempre più
inclusive, a vantaggio delle persone diversamente abili. La sfida
che la Regione intende cogliere in tempi brevi mira infatti ad
adeguare i servizi e le azioni a vantaggio dei soggetti
interessati, tarandone gli effetti rispetto alle esigenze reali e
ai bisogni attuali, per conferire ancor maggiore efficacia alla
politica di settore, con l’obiettivo di assicurare a tutti i
cittadini le migliori condizioni per un’esistenza normale”.

Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra
Telesca, intervenendo, nella sede municipale di Palmanova, al
convegno ‘Vita indipendente nel Friuli Venezia Giulia’,
organizzato dalla cooperativa sociale onlus ‘La Sfida’, in
occasione della Quarta giornata europea della vita indipendente
per le persone con disabilità.

Prima dell’assessore, il presidente de ‘La Sfida’, Stefano
Baldini, aveva spiegato i contenuti di un progetto che mira a
trasformare il suo sodalizio in un’Agenzia per la vita
indipendente, perseguendo il modello di iniziative analoghe già
in corso di sperimentazione in altri Paesi.

Modello che si propone di rispondere adeguatamente alla domanda
di formazione delle persone con disabilità rispetto
all’autogestione dell’assistenza personale, per consentire ai
disabili di raggiungere un grado di vita indipendente e
inclusivo, nonché per reperire e formare gli assistenti, fornendo
aiuto alle famiglie. La cooperativa ‘La Sfida’, si propone anche
di fornire consulenza alle persone con disabilità e alle aziende,
per favorire l’occupabilità e l’imprenditorialità del disabile.

Dopo i saluti del sindaco di Palmanova, Francesco Martines, e del
presidente della Consulta regionale delle Associazioni delle
persone con disabilità, Vincenzo Zoccano, il quale ha ricordato
la condizione esemplare del Friuli Venezia Giulia per quanto
riguarda il ruolo delle istituzioni nei confronti delle
disabilità, una condizione da esportare, Telesca si è soffermata
proprio sull’interazione con i soggetti interessati, che viene
mantenuta con continuità, al fine di delineare le strategie più
consone a poter rispondere alle esigenze dei diversamente abili.

Strategie che non si possono più limitare alla semplice
erogazione di contributi finalizzati ad alleviare il disagio
delle persone e delle loro famiglie, ma debbono puntare a
individuare e a favorire i progetti che sono tesi alla migliore
inclusione delle persone disabili nella società.

Con questo obiettivo, la Regione ha recentemente stabilito di
avviare un percorso di valutazione delle condizioni di vita delle
persone con disabilità che usufruiscono dei servizi
socio-sanitari semiresidenziali e residenziali.

Per questo ha incaricato l’area welfare di comunità dell’Azienda
per l’assistenza sanitaria n.2 Bassa Friulana-Isontina di
svolgere, per conto della Direzione centrale della salute,
integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia,
un’indagine conoscitiva volta a definire una prima
rappresentazione delle caratteristiche e delle condizioni di vita
delle persone con disabilità che fruiscono di tali servizi.

Per concretizzare questo percorso, ha ribadito Telesca, è
essenziale rinsaldare e rinnovare l’alleanza tra le istituzioni e
le associazioni dei soggetti diversamente abili e delle loro
famiglie, per trarre profitto con concretezza dall’attenzione e
dalla capacità di guardare oltre la disabilità che nel Friuli
Venezia Giulia ha sempre animato le scelte delle istituzioni e
degli amministratori, e poter sviluppare azioni innovative ed
efficaci.

Valutando, ha concluso l’assessore regionale, la reale efficacia
sulle persone destinatarie delle iniziative che fino a ora sono
state sostenute, per aprire la strada verso un cammino che porti
alla piena inclusione nella società.

I temi del convegno sono poi stati approfonditi da Sara
Cavallero, dell’Ambito distrettuale di Cervignano del Friuli, sul
sostegno alla vita indipendente. Mentre Lucilla Frattura,
responsabile del Centro collaboratore dell’OMS per le
classificazioni internazionali, ha parlato di uno specifico
progetto di inclusione.

La storia della vita indipendente delle persone colpite da
disabilità è quindi stata enucleata da John Fischetti, di ENIL
Italia onlus.

Infine, significativi esempi di vita indipendente sono stati
tracciati da Alessandra Ferletti e Massimiliano Mauri.
ARC/CM/ppd

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia