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Firenze “Banca Etruria. Una vicenda giunta a un punto fermo: non esiste più ad Arezzo una banca espressione del territorio”


Dichiarazione dei consiglieri comunali Francesco Romizi (Arezzo in Comune) e Donato Caporali (Pd)

Preoccupano i recenti sviluppi che stanno riguardando ex-Banca Etruria oggi Banca Tirrenica mentre si continua ad affrontare il tema, che invece meriterebbe chiarezza, senza individuare le responsabilità del disastro.

Nessuna strumentalizzazione, ma è bene che emergano una volta per tutte gli aspetti opachi dove la politica, e non ci riferiamo solo a Maria Elena Boschi, e la finanza si sono attorcigliate e hanno prodotto un conto salatissimo che stanno pagando il territorio, i dipendenti e i risparmiatori.

Chiediamo a tutti gli attori istituzionali, sindaco in primis, di esercitare ogni azione verso Banca Tirrenica SPA affinché sia tutelata l’occupazione e vengano mantenuti gli impegni a favore dei truffati di ex Banca Etruria.

Il sindaco stesso si faccia garante, come chiede la mozione approvata in Consiglio Comunale, a che il Comune di Arezzo si costituisca parte civile nei processi in cui si tenterà di fare luce sulle responsabilità penali eventuali.

A questo disastro deve essere sottratto il velo di natura trasversale che ne ha avvolto i contorni. Intanto il dato certo è uno: Banca Etruria, ma più in generale una banca del territorio, non esiste più.

Fonte: Comune di Arezzo