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[REGIONE UMBRIA] POLITICA: “LA LEGGE SUI RIMBORSI ELETTORALI DEI PARTITI È ILLEGITTIMA. PREMIA CHI PRENDE E PUNISCE CHI NON CHI…

 

(Acs) Perugia, 12 maggio 2017 – “La legge sui rimborsi elettorali dei partiti è illegittima. Premia chi prende e punisce chi non chiede nulla. E questo è assurdo”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) spiegando che “la legge n. ’96/2012′ a seguito dell’emendamento approvato nel febbraio 2016, è evidentemente illegittima. È un fatto di cui nessuno parla, ovviamente, in quanto è la legge con cui si finanziano i Partiti con la tecnica dei rimborsi elettorali e se ne fosse dimostrata l’illegittimità dovrebbero essere restituiti i finanziamenti già presi”.

Ricci spiega che “i partiti o movimenti che chiedono i rimborsi elettorali, e li ottengono, devono ovviamente rendicontarli. Ma, in modo irrituale, la legge impone il rendiconto anche a coloro, come le liste civiche ‘pure’ e regionali, che non hanno chiesto nulla. Un cosa palesemente illegittima: come si può chiedere di rendicontare a chi non ha avuto e chiesto nulla – si domanda Ricci -? Addirittura la rendicontazione a zero (solo un legislatore creativo potrebbe imporla indirettamente) deve avvenire, per le liste civiche ‘pure’ e regionali, in un modo impossibile a farsi, in quanto per una lista civica ‘pura’ non è tecnicamente possibile, come richiesto, avere un bilancio certificabile’ da un ente certificatore. Ovviamente la legge prevede sanzioni, sproporzionate e pseudo ‘concussive’ pari a 200mila euro”.

Secondo Ricci, “tutto questo è un modo palese, contro lo spirito della Costituzione sulla ‘libera aggregazione’ dei cittadini nelle attività politiche per bloccare il proliferarsi delle liste civiche fra i cittadini. Risultato: chi non chiede nulla come rimborsi elettorali viene punito e i partiti che utilizzano le risorse dei cittadini premiati. Un fatto assurdo”.

Ricci spiega che “sono state inoltrate, dopo 10 mesi in cui abbiamo parlato e scritto con tutti, lettere formali a ognuno dei presidenti dei gruppi presenti in Parlamento affinché procedano, in tempi rapidi, alla immediata modifica della legge. Ovviamente se non ci saranno riscontri immediati (solo il Movimento 5 Stelle ha segnalato l’ipotesi di illegittimità, in sede di approvazione dell’emendamento nel febbraio 2016) si chiederà, nelle sedi opportune, l’illegittimità della legge ’96/2012′, nonché la conseguente restituzione delle cifre, acquisite dei Partiti, attivando le azioni in risarcimento dei danni prodotti alle liste civiche ‘pure’ e regionali costrette a perdere tempo, con danni all’immagine, per rendicontare in modo impossibile ciò che non hanno né chiesto né, tantomeno, preso”.

“È scontata – conclude Ricci – anche la segnalazione alla Corte dei Conti nazionale che, comunque, da questa comunicazione stampa è informata sul fatto. Chi legifera, prima di farlo, dovrebbe pensare bene agli atti che approva e alle relative conseguenze. E su questa vicenda andremo in fondo a ogni responsabilità”. RED/as

Fonte: Regione Umbria