(Acs) Perugia, 19 maggio 2017 – “Introdurre nelle politiche pubbliche le tematiche della ‘better regulation’ servirà a renderci degli amministratori informati, in grado di produrre scelte e decisioni che siano incisive e decisiveâ€. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, ha aperto a Palazzo Cesaroni (Perugia) la prima riunione del gruppo di lavoro da lei presieduto e intitolato “Better regulation and policy evaluation†della Conferenza delle Assemblee legislative europee (Calre).Â
La presidente Porzi, che è anche uno dei sette delegati italiani in seno al Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (Ccre), ha inoltre evidenziato che “la qualità della legislazione rappresenta un fattore chiave per la competitività e lo sviluppo economico e una condizione essenziale per agevolare l’esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza e di rappresentanza. La crucialità del tema – ha evidenziato – è riaffermata anche dall’operato delle Istituzioni, nazionali ed europee, che stanno sempre più dedicando attenzione alla necessità di una migliore regolamentazione impostando in quest’ottica e su tale base il loro lavoro e la loro evoluzione. Anche le istituzioni regionali dovranno adeguarsi, impostando su questa prospettiva il lavoro. Migliorare la qualità della legislazione di un Paese o di una Regione – ha concluso Porzi – significa rivolgere lo sguardo all’esterno dei Palazzi istituzionali ed instaurare processi trasparenti ed inclusivi, affinché le scelte politiche che ognuno di noi è chiamato ad assumere possano essere prese in maniera più consapevoleâ€.Â
Dopo l’introduzione della presidente Porzi, dedicata a ‘Obiettivi e strumenti per la valutazione a livello regionale’, sono stati affrontati i temi come “la valutazione quale elemento essenziale delle politiche europee in materia di Better Regulationâ€, “la partecipazione del Parlamento europeo nel processo di valutazione delle politiche europeeâ€, “la valutazione di impatto territoriale delle politiche e delle direttive dell’Ueâ€, “il Comitato europeo delle regioni, strategie per la valutazione dell’impatto territorialeâ€. I lavori si sono conclusi con la sessione aperta dedicata al “confronto tra le diverse esperienze europeeâ€.
Nello specifico, i relatori hanno spiegato che la “better regulation†consente un’analisi di impatto  dei provvedimenti prima della loro adozione, per costruire regole più efficaci e meno costose. Le attività di valutazione ex ante ed ex post permettono poi di misurare il valore aggiunto europeo per rendere è più appropriata ed efficace l’attività del Parlamento europeo il Parlamento europeo, realizzando un dialogo continuo tra Regioni e Parlamento europeo, per attuare politiche che siano realmente vicine alle comunità locali. E in questo processo è stato sottolineato che le Assemblee legislative svolgeranno sempre più un ruolo di protagonista.
INTERVENTI
EFISIO ESPA (docente di Analisi di impatto della regolamentazione presso la Scuola nazionale dell’amministrazione-Presidenza del Consiglio dei ministri): “Una policy definita dalla Unione europea si rivela estremamente complessa poiché si rivolge a 28 Paesi diversi, quindi si rende necessario un severo filtro analitico, vale a dire un’analisi di impatto  dei provvedimenti prima della loro adozione, anche per costruire regole più efficaci e meno costose: questa è la better regulation. In questo processo divengono attori importanti anche le assemblee legislative, al fine di ridurre la complessità dell’intreccio tra decisioni pubbliche e ambiente di destinazione e di riferimento delle policiesâ€.
JOSEPHINE REBECCA VANDEN BROUCKE (Head of European Council Oversight Unit, Directorate for impact assessment and European added value): “Facciamo valutazioni del Valore aggiunto europeo per aiutare il Parlamento europeo a identificare le aree dove sarebbe vantaggioso avere un’azione comune europea o un maggiore coordinamento delle politiche europee esistenti nell’ordine giuridico degli stati membri. Questo avviene tramite valutazioni ex ante sulle politiche europee, sui programmi di spesa e sugli accordi internazionali. Con le valutazioni ex post valutiamo retrospettivamente l’efficacia delle legislazioni o delle politiche europee e qui entriamo in ciò che riguarda le singole regioni europee. C’è un progetto, ancora da approvare, che prevede l’organizzazione di un dialogo continuo tra Regioni e Parlamento europeoâ€.
BEATRICE TAULÉGNE (Direzione del Comitato europeo delle Regioni): “Identificare il valore aggiunto delle politiche europee è un’esigenza, come anche l’impatto delle ricadute. Siamo all’inizio di una fase in cui si valuta l’importanza delle politiche europee a livello regionale, per la prima volta vengono fatte valutazioni di impatto a livello territoriale. Quindi è importante rafforzare i legami fra le varie istituzioni. Stiamo andando sempre più verso la realizzazione di politiche che siano realmente più vicine alle comunità locali, un processo su cui giocano un ruolo importante, e lo sarà sempre di più, le Assemblee legislativeâ€. Â
Sono inoltre intervenuti Santa Brancati (segretario generale della Regione Campania), Ilaria Dal Zovo (Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione), Filippo Monaco (vice presidente Assemblea legislativa Molise), Nicolas Tzanetatos (deputato Parlamento della Vallonia).
COSA È LA CALRE
La Calre è la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali europee con poteri legislativi. L’adesione alla Conferenza è limitata alle Regioni appartenenti all’Unione Europea. Il grado di autonomia attribuita alle Regioni varia fortemente da paese a paese. La CALRE raggruppa dunque i Parlamenti regionali dell’Unione Europea che dispongono di poteri legislativi. In tutto si tratta di 74 regioni facenti parte di 8 Paesi. Tali Regioni rappresentano insieme 200 milioni di abitanti. Più specificamente la Calre comprende i Parlamenti delle Comunità autonome spagnole; i Consigli regionali italiani; le Assemblee delle Regioni e Comunità belghe; i Parlamenti sia dei Länder austriaci che dei Länder tedeschi; il Parlamento autonomo di Ã…land (Finlandia); le Assemblee regionali delle Azzorre e Madeira (Portogallo); e quello di Scozia, Galles e Irlanda del Nord (Regno Unito). MP/PG/TB
Fonte: Regione Umbria