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Firenze “All’insegna del rispetto e contro ogni forma di discriminazione: ecco il significato della mia partecipazione al Toscana Pride”

Sarò al Toscana Pride, non da privato cittadino ma per dare il benvenuto alla manifestazione in qualità di consigliere comunale. Questo perché ho ricevuto direttamente un mandato popolare dagli elettori e con questo gesto sento di rappresentare pienamente non solo chi mi ha scelto e votato ma anche, e questo lo assicuro, i tanti elettori di centrodestra che si riconoscono nei valori liberali della tolleranza, del rispetto delle differenze e nell’attenzione ai diritti civili e umani.

Trovo più che legittimo essere anche in disaccordo col manifesto programmatico della manifestazione, anch’io in alcuni dei punti esposti trovo difficoltà e non mi sento affatto di sottoscriverli, ma questo non deve  lasciar sfuggire quello che è il senso più profondo della giornata: un grido “orgoglioso” per il rispetto. Che non può essere ignorato.

La discriminazione degli omosessuali infatti non è una cosa che ci siamo lasciati alle spalle, nel mondo gli esseri umani vengono perseguitati, incarcerati o anche uccisi per il loro orientamento sessuale ogni giorno e anche in Italia, dove questo fortunatamente non accade più da tempo, il sentimento omofobico è duro a morire: riprova e testimonianza ne sono le decine di commenti vergognosi e ignobili che hanno popolato i social network in questi giorni e che dovrebbero spingere ogni aretino di buon senso a dissociarsi e a presentarsi alla marcia per sostenerla.

Per questo motivo domani è importante esserci, per testimoniare e gridare forte e chiaro che nel futuro non ci deve essere spazio per la discriminazione. E io ci sarò.

Fonte: Comune di Arezzo