Press ESC to close

Firenze Bike sharing, Grassi: "Dopo Renzi, anche Nardella manda alle ortiche per la terza volta il progetto del bike sharing. Rottamato il sistema a stazioni fisse si passa al flusso libero"

Queste le dichiarazioni del capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi

 

“La Giunta Nardella apparentemente senza motivo rottama il sistema a stazioni fisse del bike sharing e passa al flusso libero: perché? dal comunicato stampa non è dato saperlo ma sembra certo che a Firenze non avremo mai le stazioni per il noleggio delle bici nelle piazze e vie come nel resto d’Europa e d’Italia. Dopo Renzi, anche Nardella manda alle ortiche per la terza volta il progetto del bike sharing: nel 2009 bando e gara erano praticamente pronti grazie all’encomiabile lavoro su questo tema dell’assessore della Giunta Domenici, Claudio Del Lungo, ma Renzi preferì rottamare quella progettualità in nome del cambiamento. Da quel momento ad adesso si sono susseguiti per quasi 8 anni progetti su progetti, varianti e contro varianti che avrebbero invaso la città di pubblicità e in cambio almeno avrebbero offerto un servizio essenziale per una mobilità verde ed ecologica.”

“Certo, avremmo verificato, noi per primi, se il rapporto tra i benefit che sarebbero stati riconosciuti al privato che investiva nel sistema di bike sharing si potevano ritenere congrui con quanto era il costo totale e non avremmo mai accettato che fossero socializzate le perdite e privatizzati gli incassi ma crediamo che ripartire da zero con un sistema sicuramente più semplice da progettare ma di difficile gestione considerando le peculiarità di Firenze non sia una scelta geniale. Sicuro è, che se altre 8000 bici devono trovare posto nelle rastrelliere sul territorio comunale, così come per le auto del car sharing è necessario un posto fisico, allora è indispensabile che il Comune inizi fin da subito a lavorare a un piano straordinario di rastrelliere in città, e che impari che non si può più spostare ogni rastrelliera in un posto diverso ogni giorno.”

“Per il prossimo Consiglio comunale chiederemo lumi con una interrogazione urgente dei motivi di questo repentino stop, che pensiamo si possano facilmente individuare nei dinieghi della Sovrintendenza che per quanto abbiamo potuto osservare non metteva in dubbio la possibilità di realizzare le postazioni in zone centrali della Città, come d’altra parte sta avvenendo in mezza Europa, quanto piuttosto l’invasione di cartelloni, anche illuminati, di pubblicità persino nelle piazze più centrali. Contemporaneamente saremo davvero curiosi di vedere chi e in quanti risponderanno all’avviso pubblico del Comune di Firenze per la realizzazione di questo nuovo bike sharing: quello che è certo per noi è che fare un bando è facile e veloce, ma che ci siano delle risposte non è affatto scontato.” (fdr)

 

Fonte: Comune di Firenze