Press ESC to close

MODENA – ZERBINI / 2 – IL DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE

L’interrogazione sul pagamento dell’imposta sulle esposizioni pubblicitarie dei locali commerciali, compresi tra gli altri arredi anche gli zerbini, presentata in Consiglio comunale oggi, giovedì 1 giugno da Adolfo Morandi (FI), alla quale ha risposto l’assessore al Bilancio Andrea Bosi, è stata trasformata in interpellanza su richiesta del M5s.

Aprendo il dibattito, Luca Fantoni del M5s ha fatto appello al “buon senso”: “Questi commercianti – ha detto – hanno difficoltà a sopravvivere con la situazione economica che c’è e qui andiamo a tassarli con una multa a causa di una pubblicità, in alcuni casi solo per le dimensioni degli zerbini. Forse non si è stati ben chiari su quali erano le pubblicità su cui doveva essere pagata questa tassa e c’è un problema di interpretazione sulla norma anche da parte delle associazioni di categoria”, ha aggiunto. “Cerchiamo di trovare con loro una soluzione di buon senso che metta in guardia tutti gli esercenti su una cosa che nemmeno sapevano di dover pagare”.

Marco Chincarini di Per me Modena ha ricordato l’esistenza di “un sacco di tasse stranissime ancora vigenti dai primi decenni del 1900, che l’Amministrazione può applicare per recuperare altri soldi. Ma non ci troviamo di fronte a esercenti che non avevano pagato la tassa sulla pubblicità – ha precisato – piuttosto che non erano stati adeguatamente informati dall’Amministrazione. Se Modena è l’unica ad aver fatto pagare questa tassa al punto da essere finita su tutti i notiziari, ed è amareggiante, forse non ha dato adeguata informazione su questa cosa. Chiedo quindi più attenzione per l’informazione nei nostri uffici”.

Per il Pd Marco Forghieri ha rilevato uno “scollamento” tra gli imprenditori e le loro associazioni di categoria: “La responsabilità è sempre del contribuente ma i corpi intermedi devono fare uno sforzo in più e credo lo stiano facendo. Possiamo chiederci se questa imposta è opportuna ma fino a quando esisterà il Comune di Modena non può fare diversamente e collaborare con le associazioni può aiutare ma non è risolutivo finché non interverranno mutamenti legislativi”.

Nella replica il consigliere Morandi ha sostenuto che “anche se è evidente che l’imposta sulla pubblicità è applicabile da anni, qualcosa deve essere cambiato altrimenti il problema non sarebbe emerso. Lo dicono i fatti e una riflessione va fatta”.

Chiudendo il dibattito l’assessore Bosi ha ribadito che la tassa sullo zerbino non esiste e che tutto è nato da un comunicato di un’associazione di categoria che ha fatto sembrare il contrario. L’assessore ha poi nuovamente sottolineato che un regolamento comunale “non può non recepire una norma nazionale”, spiegando poi che la questione riemerge periodicamente, “tant’è che una lunga lista di esercizi ha inserito nell’elenco delle loro pubblicità anche le scritte sugli zerbini”. Â