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[REGIONE PIEMONTE] Non assunto perché ha cambiato sesso: per la Regione è discriminazione

L’assessora ai Diritti è intervenuta sul caso del biellese disoccupato che non è stato assunto da un’azienda perché ha cambiato sesso e nei suoi documenti risultava ancora una donna.

La Regione, ha dichiarato, sostiene le vittime di discriminazioni e il tema delle discriminazioni in ambito GLBTQI rimane una questione centrale all’interno dell’agenda politica e culturale italiana.

Secondo l’assessora, è necessario rispettare anche la decisione della vittima, che in questo caso ha voluto cedere il passo all’oblio ritirando la denuncia, ma nello stesso tempo ricordare che la legge regionale contro le discriminazioni sostiene chi decide di ribellarsi a eventuali soprusi anche grazie al Fondo per il gratuito patrocinio a favore delle vittime. Il Piemonte è stato la prima Regione italiana a dotarsi di uno strumento del genere, stanziando 300.000 euro, e sta firmando le convenzioni con gli Ordini degli Avvocati che determineranno per ciascun ente un elenco di professionisti abilitati ai quali le vittime potranno rivolgersi. Inoltre, sta ricostituendo la rete regionale dei Nodi antidiscriminazione.

Author Gianni Gennaro Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Fonte: Regione Piemonte
Fonte: ANSA