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MODENA – STADIO BRAGLIA, “REVOCARE LA GESTIONE AL MODENA FC”

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno proposto dal Pd per impegnare la giunta a “revocare al Modena Fc la convenzione per la gestione dello stadio comunale Alberto Braglia”. Il documento, discusso nella seduta di oggi, giovedì 8 giugno, chiede anche all’amministrazione comunale di “valutare con estrema urgenza il miglior scenario tecnico-gestionale possibile per lo stadio” ponendo attenzione agli impatti economico-finanziari sulle dinamiche di bilancio dell’ente locale.

La giunta, quindi, viene invitata a predisporre un nuovo piano di gestione dello stadio “capace di garantire nuove attività collaterali alla gestione” con nuove entrate per il gestore.

L’ordine del giorno, illustrato da Andrea Bartolamasi, che lo ha presentato insieme ai consiglieri Marco Forghieri e Tommaso Fasano, parte dall’esigenza di tutelare lo stadio come bene pubblico e di far rispettare i patti convenzionali da parte del gestore Modena calcio nei confronti del Comune e dei cittadini che frequentano e utilizzano l’impianto sportivo.

In particolare, nel documento si evidenzia un giudizio “gravemente negativo” sull’operato della società calcistica come gestore dello stadio, “non solo sotto il profilo dei mancati adempimenti finanziari, ma anche rispetto ai mancati o insufficienti provvedimenti gestionali necessari alla struttura e ai relativi spazi durante la stagine sportiva o anche di fuori di essa”. La qualità della manutenzione e conservazione dello stadio Braglia è quindi ritenuta “assolutamente non consona alla città di Modena e a un impianto dotato di licenza Uefa”.

Facendo riferimento alla convenzione approvata dal Consiglio comunale, senza voti contrari, nel marzo 2015, l’ordine del giorno richiama le diffide, i solleciti e le comunicazioni ufficiali inviate dal Comune al Modena Fc per chiederne il rispetto, contestando una serie di obblighi finanziari e gestionali, così come le comunicazioni ufficiali del Credito sportivo per sollecitare il pagamento delle due rate del mutuo scadute nel 2016 (una terza scade a fine giugno) e che possono fare scattare l’escussione della fideiussione rilasciata dal Comune per l’intera posizione debitoria della società calcistica che risulta superiore ai 4 milioni e 300 mila euro.

E’ la stessa convenzione che prevede, all’articolo 14, la possibilità per il Comune di revocare la gestione dello stadio.