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Firenze Silvia Noferi (Capogruppo Movimento 5 Stelle): “Le donne non vogliono più essere associate al “pubblico decoro” ma difese come esseri umani”

“È di questi giorni la notizia che in un’edicola di San Lorenzo a Firenze era in vendita una borsa che, senza mezzi termini ma con disegni chiarissimi, incitava al femminicidio.

La polizia municipale – ha spiegato nel corso di una comunicazione in Consiglio comunale la capogruppo del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi – ha fatto quel che poteva fare, ossia una multa di 160 Euro all’edicolante e l’assessore Del Re la sua dichiarazione a sostegno.

La motivazione della multa è stata: “Per il divieto di vendere oggetti che offendono il pubblico decoro”.

Consideriamo questa multa un palliativo di fronte ad un problema così grave come quello del femminicidio che uccide una donna ogni tre giorni, molto spesso per mano dei loro stessi compagni.

Ci chiediamo come sia possibile che dopo l’approvazione di una legge nazionale sul femminicidio si debba ricorrere ad una motivazione così stupida come il “pubblico decoro”; sembra che i nostri legislatori siano fermi agli anni Trenta del Novecento.

L’incitazione all’omicidio, dovrebbe essere un reato perseguibile non soltanto in via amministrativa.

Noi come donne non vogliamo più essere associate al “pubblico decoro” ma difese come esseri umani.

Sono questi i risultati della legge tanto declamata come un successo?

Il cambiamento culturale sotteso al linguaggio declinato al femminile, tanto caro alla vecchia sinistra, da solo non serve a niente e lo dicono i risultati statistici, non noi del Movimento 5 Stelle.

Se vogliamo cambiare rotta – conclude la capogruppo M5S Silvia Noferi – dobbiamo creare leggi idonee ed attivare una campagna culturale nazionale massiccia che cominci dall’educazione nelle scuole.

Noi abbiamo presentato anche una risoluzione su questi temi ma in Commissione Pari Opportunità è stata bocciata per tener fede alla tradizione che “tutto è già stato fatto dal Partito Democratico”.

Questa multa al “pubblico decoro” dimostra che invece non è così, purtroppo”. (s.spa.) 

Fonte: Comune di Firenze