Press ESC to close

MODENA – MODENA PARK / 1 – “REAGIRE ALLA LOGICA DELLA PAURA”

“Per reagire alla logica della paura non bisogna smettere di organizzare eventi, dobbiamo dimostrare che una comunità libera sa manifestare la propria voglia di vivere e di futuro anche facendo festa insieme, ma occorre farlo rafforzando le misure di sicurezza, come stiamo facendo con Modena Park”. Lo ha affermato oggi, giovedì 15 giugno, l’assessore Giulio Guerzoni rispondendo in Consiglio comunale a un’interrogazione di Luigia Santoro (Idea-Popolo e Libertà) su come verrà garantita la sicurezza del concerto di Vasco Rossi del 1 luglio. In particolare, le richieste erano relative all’applicazione delle ultime disposizioni ministeriali, dopo l’attentato di Manchester e gli incidenti di Torino, con approfondimenti su presenza delle forze dell’ordine, servizi sanitari e socio-assistenziali e costi.

L’assessore Guerzoni ha ricordato le disposizioni della cosiddetta circolare Gabrielli, già comunicate dalla Prefettura a tutti i soggetti istituzionali, sottolineando “l’integrazione, posta come elemento imprescindibile” dei concetti di safety e security da declinare rispetto all’evento e al contesto urbano in cui è inserito. Il modello organizzativo deve quindi preoccuparsi di capienza delle aree, monitoraggio degli accessi, zone di rispetto, percorsi, piani di emergenza ed evacuazione, suddivisione in settori, congruo numero di operatori in servizio, spazi di soccorso e assistenza sanitaria, impianti di diffusione sonora e visiva, valutazione di divieti di somministrazione di alcolici e di qualunque bevanda con vetro e lattine.

“E’ evidente – ha affermato Guerzoni – che la nuova impostazione del Ministero alza l’asticella della sicurezza, intesa innanzitutto come salvaguardia dell’incolumità delle persone. E’ un concetto giusto e imprescindibile, per il quale non possono esistere valutazioni opportunistiche o economiche in merito alle azioni concrete da mettere in campo. Su questo fronte il Comune e gli Organizzatori sono a totale disposizione delle forze dell’ordine e sono pronti a collaborare alle richieste avanzate”. Si tratta di un’impostazione nazionale che non riguarda solo Modena Park (“per lo spettacolo, che ha dimensioni straordinarie, tutta l’organizzazione è stata concepita fin dal principio nell’ottica della sicurezza del concerto e della città”), ma tutti gli eventi “con dimensione pubblica o dove è previsto un’apertura al pubblico che si terranno nel prossimo futuro”.

L’assessore ha quindi riepilogato le misure previste per il concerto che sono state precedute da un’attività di prevenzione iniziata dalla tracciabilità nella vendita dei biglietti per poi proseguire con l’organizzazione di un sistema che prevede “limiti alla circolazione dei veicoli e l’accesso all’area del concerto solo a piedi, attenzione alla fase di permanenza e a quella altrettanto delicata del deflusso”. Guerzoni ha sottolineato che le scelte strategiche, che fanno capo a Prefettura e Questura, fin dall’inizio dei lavori di programmazione dell’evento in costante rapporto con organizzatori e Comune, vengono discusse nell’ambito del Comitato ordine e sicurezza pubblica (Cosp) e della Commissione provinciale di Vigilanza pubblici spettacoli.

Il dispositivo che verrà applicato è un sistema a più livelli, che “permette ai soli possessori del biglietto di avvicinarsi a piedi all’area concerto e poi di entrarvi a seguito dei controlli. E i biglietti sono quelli tracciati dall’organizzazione e certificati Siae”. La lista degli oggetti che non possono entrare nell’area del concerto è stata comunicata dagli organizzatori ed è consultabile sul sito della manifestazione.

Il sistema di pre-filtraggio, filtraggio e monitoraggio è un mix flessibile che potrà contare su personale delle forze dell’ordine e dell’organizzazione, barriere fisiche e strumenti di controllo tecnologici, come i metal detector applicato ai quattro varchi previsti per l’accesso all’area concerto e su tutto il perimetro.

Anche la videosorveglianza avrà un ruolo rilevante: l’organizzazione ha dotato l’area del concerto di oltre 50 telecamere a riconoscimento facciale di ultima generazione, altre saranno collocate anche all’esterno, mentre il sistema cittadino è stato implementato con quattro apparati collocati negli angoli del parco Ferrari che rimarranno in dotazione alla città

Altrettanto meticolosa è la progettazione delle vie di fuga e della logistica per l’evacuazione dell’area che Vigili del Fuoco e organizzatori hanno tarato su di un numero superiore agli spettatori per garantire la massima fluidità possibile di queste operazioni.

“L’intero sistema della sanità e del sociale – ha aggiunto Guerzoni – è al lavoro su tutti gli scenari di competenza: dall’assistenza, all’emergenza, dalle fragilità alle necessità mediche programmate. In questo caso Ausl, Ospedali e 118 stanno operando sia all’interno dell’area concerto sia nel resto della città”.