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[REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA] Autonomie locali: Panontin, riforma sta rispettando aspettative

Cordenons, 21 giu – Un’occasione importante, per l’assessore
regionale alle Autonomie locali, Paolo Panontin, per fare il
punto sullo stato di attuazione del processo di rinnovamento
degli enti locali del Friuli Venezia Giulia, è stata offerta dal
convegno organizzato dalla Uil Pensionati Friuli Venezia Giulia e
Pordenone, svoltosi nel centro culturale Aldo Moro di Cordenons.

Panontin, intervenuto a conclusione del convegno, ha infatti
preso lo spunto anche dai relatori che lo avevamo preceduto, i
quali avevano citato tra l’altro esperienze di razionalizzazione
del sistema delle autonomie locali in atto con successo nel
pordenonese, e raffrontato la nostra Regione con altre realtà a
statuto speciale e di altri Paesi europei, per ricordare che il
processo in atto tiene conto delle proposte partite dal
territorio, ma anche delle identità del territorio.

Le Uti ricalcano infatti le aggregazioni di Comuni che si
individuavano nei mandamenti e hanno mutuato in parte anche
l’esperienza degli ambiti socio assistenziali, con l’obiettivo di
rispondere al meglio alle aspettative di qualità dei servizi, e
alle esigenze della comunità regionale e delle comunità locali,
nell’intendo di pervenire a una razionalizzazione dell’impiego
delle risorse disponibili.

Come ha evidenziato Panontin, le Uti sono state pensate anche
quali forme di identità territoriale capaci di concorrere a far
incrociare le linee strategiche di sviluppo territoriale locale e
di area più vasta con quelle di livello regionale.

L’assessore ha altresì evidenziato che i tempi di attuazione
della riforma stanno rispettando le aspettative e che, al
momento, tre quarti dei 216 Comuni del Friuli Venezia Giulia
hanno scelto di aderire alle diciotto Uti costituite.

Mentre ai Comuni che lo avessero richiesto, era stato dato modo
di scegliere se rimanere nelle Unioni territoriali alle quali
erano stati assegnati dalla Regione o aderire ad altre UTI
contigue.

Ma la materia del sistema delle autonomie, gli interessi e le
esigenze sul territorio regionale sono così articolate e
complesse, pur in una realtà di relativamente limitate dimensioni
territoriali, che, ha ribadito Panontin, è pressoché impossibile
attuare un processo di riforma così importante qual è quello in
corso, ancorché richiesto dagli stessi cittadini, senza
scontentare qualcuno.

La riforma del sistema delle autonomie del Friuli Venezia Giulia
si è sviluppata attraverso un processo di rinnovamento
necessario, e conseguente al disegno di riforma intrapreso, che
ha interessato tra l’altro la finanza locale, il pubblico
impiego, la struttura degli enti locali.

Nel concludere, l’assessore ha citato alcune statistiche che
evidenziano come la spesa pro capite per i servizi, che va a
carico dei cittadini, sia sensibilmente inferiore nei comuni o
nelle aggregazioni di enti locali di dimensioni maggiori,
rispetto ai comuni più piccoli, e ha ricordato le posizioni
dell’Anci e il parere favorevole della Corte dei conti a
suffragio della riforma in atto.

ARC/CM/fc

Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia