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[REGIONE UMBRIA] MOSCHEA UMBERTIDE: “FANNO MALE LE PAROLE DI PREFETTO ED EX VESCOVO DI GUBBIO CONTRO CHI CONTESTA LA COSTRUZION…

Il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD) interviene sulla vicenda relativa alla costruzione della “Moschea di Umbertide” e critica le dichiarazioni di “Prefetto ed ex Vescovo di Gubbio” che avrebbero definito “Interlocutori non validi, cattivi maestri” quanti contestano la realizzazione di tale edificio. Guasticchi sottolinea che l’integrazione “non avviene con dichiarazioni demagogiche, ma con fatti, creando le condizioni  affinché gli autoctoni non si sentano penalizzati, ma tranquillizzati, cosa questa che ad Umbertide non è mai avvenuta”.

(Acs) Perugia, 28 giugno 2017 – “’Interlocutori non validi, cattivi maestri’: queste sono state le dichiarazioni lette sui quotidiani e indirizzate dal Prefetto e dall’ex vescovo di Gubbio nei confronti di chi ha contestato la ‘costruzione della grande moschea’ ad Umbertide. Parole che fanno male soprattutto se pronunciate da rappresentanti dello Stato e della Chiesa. Personalmente rimango convinto che aver consentito la costruzione di una grande moschea al posto di una serra per disabili, sia un errore madornale”. Così il consigliere regionale Marco Vinicio Guasticchi (PD-vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria).

A giudizio di Guasticchi “mescolare integrazione ed esigenza di questa grande struttura mi sembra una forzatura che soltanto chi vive ad Umbertide può capire. Mi chiedo poi perché tale grande struttura non sia stata ospitata da comuni più grandi. Forse il motivo sta nel fatto che nessun altro sindaco si era reso disponibile a creare condizioni favorevoli per tale insediamento. L’integrazione – spiega – non avviene con dichiarazioni demagogiche, ma con fatti, creando le condizioni  affinché gli autoctoni non si sentano penalizzati ma tranquillizzati, cosa questa che ad Umbertide non è mai avvenuta”. 

“Quando poi si parla di cattivi maestri – aggiunge Guasticchi – sarebbe bene che l’ex Vescovo si spieghi meglio. Non tutti coloro che dissentono in maniera civile rispetto alla demagogia pelosa di qualcuno debbono necessariamente essere considerati cattivi maestri. Casomai li chiamerei bravi cittadini a cui sta a cuore  la propria comunità . Quindi – conclude – prima di fare dichiarazioni infamanti, invito chi ha ruoli istituzionali e religiosi ad essere più cauto e confrontarsi  con i cittadini. Io continuerò la mia  battaglia insieme ai tanti amici che anche politicamente hanno deciso di far voltare pagina alla nostra comunità”. RED/tb .

Fonte: Regione Umbria