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[REGIONE UMBRIA] LAVORI D'AULA (7) ALTA VELOCITÀ: COLLEGAMENTI TRA LE CITTÀ DELL'UMBRIA E LE PRINCIPALI CITTÀ DEL CEN…

(Acs) Perugia, 11 luglio 2017 – “La Giunta regionale intervenga sul Governo nazionale e Trenitalia, con le più stringenti tempistiche, per l’attivazione di sistemi a media-alta velocità ferroviaria quali: arretramento dei Frecciarossa 1000 da Arezzo a Perugia verso Milano; nuovo servizio Freccia Terni-Perugia-Milano, con transito a Spoleto, Foligno, Assisi; fermata del treno Frecciabianca a Spoleto e rafforzamento di orari e collegamento del Frecciabianca stesso nell’asse Roma-Terni”. È la mozione unitaria, approvata con voto unanime dall’Assemblea legislativa, sintesi di quattro analoghi documenti illustrati nella sessione mattutina dell’Aula di Palazzo Cesaroni.

Firmatari dell’atto unitario di indirizzo tutti i proponenti delle mozioni originarie: Giacomo Leonelli, Andrea Smacchi, Carla Casciari e Marco Vinicio Guasticchi (Pd); Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S); Claudio Ricci (Rp), a cui si sono aggiunti i capigruppo di FDI, Marco Squarta e della Lega nord, Emanuele Fiorini. 

Nella prima mozione firmata dai consiglieri del Pd si chiedeva l’attivazione in tempi congrui del servizio sperimentale della corsa di Frecciarossa con arretramento della linea da Arezzo a Perugia; il gruppo consiliare pentastellato chiedeva alla Regione di presentare una manifestazione di interesse ufficiale a Trenitalia per collegare con treni Freccia le città umbre di Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto, Terni, anche attraverso la sostituzione dell’attuale Intercity ‘Tacito’ Terni-Milano, collegando tutte le principali comunità regionali sul modello di quanto già accaduto in Basilicata. E di prevedere inoltre la futura stazione di ‘Perugia aeroporto’ quale ulteriore cruciale snodo logistico di profilo regionale e interregionale. Nelle sue due mozioni, Claudio Ricci (Rp) chiedeva invece l’impegno della Giunta per “trasformare in Freccia Rossa 1000 il ‘Tacito’ che parte da Terni, direzione Milano con fermate a Spoleto, Foligno, Assisi, Perugia, Terontola, Firenze e Bologna, e di istituire la stazione ferroviaria all’aeroporto; oltre ad un forte intervento della Regione verso Trenitalia e il ministero dei Trasporti perché venga prevista la fermata dei convogli ferroviari Frecciabianca nella stazione di Spoleto come misura compensativa, con costi assunti dal Governo, per i danni d’immagine indotti dal sisma 2016/17 alle attività economiche e al turismo. 

Nella presentazione degli atti, LEONELLI ha definito la sua proposta come “la più realizzabile nel breve periodo. Soluzione sicuramente non esaustiva di tutte le esigenze di collegamento dell’Umbria, ma che rappresenta comunque un punto di partenza che non preclude la possibilità di concretizzare le altre ipotesi in campo.  Permetterebbe l’arrivo a Milano in prima mattinata così da soddisfare le esigenze di una clientela ‘business’ in partenza dal capoluogo umbro”.
LIBERATI, dopo aver sottolineato “il forte ritardo accumulato su questo tema che oggi rappresenta una grave criticità per l’economia regionale”, ha rimarcato la necessità di “avviare immediatamente una trattativa con Trenitalia onde conseguire collegamenti rapidi e diretti alla nostra regione, quale forma di compensazione necessaria per il post sisma, con un deciso incremento dell’attrattività generale, aggiornando il Piano regionale dei trasporti alla luce degli eventi occorsi”.
RICCI ha definito “fondamentale per lo sviluppo dell’Umbria investire nella media ed alta velocità. Questa Assemblea legislativa deve decidere se questa è una priorità ed agire di conseguenza, modificando il bilancio regionale prevedendo maggiori risorse. Il trasporto ferroviario sta assumendo sempre maggiore importanza”. 

L’assessore GIUSEPPE CHIANELLA ha ricordato che, “poco prima del Natale 2015, l’Aula ha approvato il Piano trasporti e non ricordo una sola parola, in quell’occasione, sul Freccia rossa in Umbria, nemmeno nelle commissioni. C’è una eccitazione che mi sembra abnorme, visto che io non vengo dalla luna. Ci sono esperienze del Freccia rossa fuori dall’infrastruttura dell’alta velocità soltanto da qualche mese; già nell’aprile scorso inoltre gli uffici stavano valutando la questione dell’arretramento del Freccia rossa, quindi per favore niente accampamenti di primogeniture. Il Piano trasporti è stato approvato dall’Aula quasi all’unanimità, con qualche astensione dell’opposizione. Aggiungo che la manifestazione d’interesse c’è e risale ai primi di maggio. Trenitalia sta valutando la questione e le strutture preposte stanno verificando la fattibilità del progetto con un supplemento d’indagine. Abbiamo sempre detto che la questione Media Etruria, che avrà tempi più lunghi, non è anteposta. C’è un problema risorse: possiamo chiedere tutto ma dobbiamo reperire le risorse. Per quanto riguarda la questione del Freccia bianca a Spoleto, noi abbiamo chiesto più volte la fermata a Spoleto, anche in occasione del Festival, ma non ci hanno risposto. Il Comune di Senigallia l’ha avuta la fermata del Freccia bianca. Pagando. Comunque resta l’impegno su questa fermata come su collegamenti più veloci sulle tratte Ancona-Roma e Terni-Perugia. Ricordo anche gli importanti investimenti sul materiale rotabile, con i Freccia bianca che faranno probabilmente servizio sulle tratte regionali. Per quanto riguarda le misure compensative dopo il terremoto, ci si può ragionare. Freccia link non è stato richiesto da noi, lo ha attivato Trenitalia. Restiamo coi piedi per terra, cerchiamo di fare quello che è possibile, non escludiamo altre possibilità per garantire la maggiore efficienza”.

Il vicepresidente della Giunta regionale, FABIO PAPARELLI, ha aggiunto la considerazione che “sarebbe più opportuno discuterne in una successiva seduta d’Aula”. Il consigliere ANDREA LIBERATI (M5s) ha chiesto di “scongiurare qualsiasi ipotesi che non vada nella direzione di collegare tutti i territori, anche perché non ci sono treni alle 5 di mattina che portano a Perugia”.

DICHIARAZIONI DI VOTO:
RAFFAELE NEVI (FI): “Non si può affrontare affrontare un argomento di tale importanza ij questo modo approssimativo. Ogni mozione presentata meriterebbe una discussione a parte. Dalla risoluzione unitaria non emerge un disegno complessivo della situazione trasportistica regionale. Si va avanti con troppa improvvisazione. Serve un progetto complessivo e strategico condiviso con Governo e Trenitalia e che non riguardi soltanto l’alta velocità, ma il sistema trasportistico nel suo complesso. Bene la previsione di 50milioni di euro per interventi sulla ex Fcu. Bisogna scegliere una strada su cui convergere in modo unitario”.
ANDREA LIBERATI (M5S): “Idee poche, ma confuse. Con 50milioni di euro si riescono a mettere a punto un terzo degli interventi necessari per la ex Fcu. Il compromesso raggiunto nella predisposizione di questo documento di risoluzione è accettabile in assenza di un piano trasportistico condiviso e ragionato nella fase partecipativa. Oggi è stato fatto un passo avanti perché viene auspicato di connettere le diverse comunità alla direttrici veloci sud-nord. Serve intavolare un discorso diverso con Trenitalia al fine di ottimizzare i servizi ferroviari attuali. Va previsto lo sfruttamento dell’interconnessione di Orvieto”.
EROS BREGA (Pd): “Voterò questa mozione ma credo che, come sottolineato da Nevi, sarebbe necessario rivedere il piano dei trasporti approvato nel 2015, dato che le esigenze sono cambiate. Dall’audizione con l’ingegnere Fagioli sulla situazione delle ferrovie regionali sono emersi molti elementi su cui riflettere. Tra le priorità per l’Umbria dovrebbe esserci un collegamento rapido tra Perugia e Terni (tra Perugia e Firenze e tra Terni e Roma) e sostenere lo sviluppo dell’aeroporto regionale. Abbiamo fatto tante strade importanti ed abbiamo investito invece poco sulla linea ferroviaria. Servono scelte coraggiose per il futuro della nostra comunità”. 
MARCO SQUARTA (FdI): “Sono sorpreso dalle parole del collega Nevi. Questo tema non è stato affrontato per anni mentre oggi possiamo dare un segnale importante mentre in tutti questi anni non è stato fatto nulla per avere l’alta velocità. Non possiamo rinviare ancora, servono atti di indirizzo precisi dato che anche la Giunta ha aperto sull’arretramento del Frecciarossa da Arezzo a Perugia. Una prima pietra per far uscire l’Umbria dall’isolamento”.
EMANUELE FIORINI (Lega): “Sono favorevole al documento unitario sul Frecciarossa ma sono sicuro che sarà un altro documento che resterà in un cassetto. La metropolitana Terni-Cesi è rimasta ferma per anni ed ora si aspettano gli espropri mentre da lì non passano neppure i treni per Perugia. I risultati di certe scelte politiche sono evidenti, con convogli vecchi e servizi carenti. Non si capisce dove verranno presi i soldi per pagare a Trenitalia questi treni a mercato mentre mancano convogli per i collegamenti regolari tra Terni e Perugia. Mi chiedo se sia stata fatta una stima dell’utenza che potrebbe utilizzare il Frecciarossa da Perugia. Sarebbe meglio trovare i fondi per i treni dei pendolari, che ci chiedono trasporti ferroviari più efficaci. Gli intercity hanno una valenza per il servizio rivolto ai pendolari, per le fasce orarie che coprono. Questo documento è difficilmente realizzabile, chiedo che vengano ascoltate le associazioni dei pendolari e i Comitati”. 
CLAUDIO RICCI (Rp): “La riflessione suggerita dal presidente Brega sulla revisione del Piano trasporti sembra ragionevole, per individuare una strategia sul sistema della media-alta velocità in Umbria. I Frecciarossa 1000 non sono molto diversi dai 500, che vengono ora redistribuiti da Trenitalia sulle diverse linee. Nel settore dei trasporti non si possono fare statistiche prima che il servizio venga attivato, è necessaria quindi una sperimentazione. Spero che questo tema sia fortemente sostenuto dalle categorie economiche, soprattutto da Confindustria. Sulle infrastrutture, ci sono molte criticità, non solo tra Spoleto e Terni ma anche tra Foligno e Terontola, dove servirebbe un raddoppio selettivo, anche a servizio dell’aeroporto regionale”. 
L’assessore GIUSEPPE CHIANELLA ha concluso il dibattito sottolineando “per onestà intellettuale, che nel documento predisposto ci sono soluzioni di dubbia fattibilità. Stiamo peraltro già facendo le cose che vengono indicate. Non c’è stata quindi alcuna apertura della Giunta, dato che ci stavamo già lavorando. Le tante fermate dell’alta velocità che sono state ipotizzate non tengono conto delle difficoltà tecniche esistenti. Non a caso la Toscana non ha ottenuto le stazioni che voleva. A proposito dei comitati e delle associazioni, essi vengono già coinvolti nella stesura dei contratti di servizio per il trasporto pubblico. I nostri contratti di servizio non costano meno di quelli della Toscana e non non possiamo determinare autonomamente quanto pagare per il servizio”. AS/MP/PG

Fonte: Regione Umbria