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[ALTOPASCIO] I COMITATI CHIEDONO LA PROPROGA DEI TERMINI PER LE OSSERVAZIONI

Nella notte sono apparsi alcuni striscioni di protesta

Il Gruppo Salute e Viabilità e il Comitato per il No al sottopasso in via Torino uniscono le loro forze per il raggiungimento del medesimo obiettivo e insieme chiedono all’amministrazione comunale di Altopascio un tempo ragionevole per presentare le osservazioni. Intanto, nella notte, alcuni striscioni di protesta sono apparsi in via Torino e nei dintorni.

“Il 12 luglio scorso -dichiarano i due comitati- si è tenuta la presentazione pubblica del progetto del sottopasso. Durante l’assemblea, l’amministrazione comunale ha ribadito il termine del 22 luglio per la presentazione delle osservazioni. E’ evidente che dieci giorni sono troppo pochi – continuano i due comitati- per permettere alla cittadinanza di prendere atto di quanto emerso durante la discussione, di rivalutare il progetto e proporre alternative e migliorie.

Si tratta di un’opera che cambierà il volto di Altopascio, e che va valutata attentamente, per questo chiediamo la proroga di almeno un mese della scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni. L’ostinazione –incalzano i comitati- con cui l’amministrazione nega questa possibilità e l’improvvisa accelerazione con cui si vuole concludere il tutto appare sospetta. Noi abbiamo aspettato 40 anni, perché Comune e Rfi non possono ragionevolmente aspettare solo un mese?”

In merito poi alla presentazione del progetto nella serata del 12 luglio, secondo i due comitati le risposte dei progettisti ad alcuni rilievi fatti al progetto appaiono inquietanti, frettolose e talvolta provocatorie:

“Vogliamo essere chiari e puntuali -continuano i comitati-riportando almeno tre esempi:

-Alla domanda se sia vero o meno che non saranno previsti marciapiedi in via Torino, è stato risposto che i marciapiedi non sono previsti, ma che se proprio si devono fare, grattando qua e là si può ricavare un camminamento di 75 cm.

-Al rilievo che le rotonde previste sembrano in effetti troppo piccole per il transito dei mezzi pesanti ci è stato risposto che le rotonde sono calpestabili, come dire, se i TIR non passeranno dalla strada ci potranno passare sopra.

-Infine, alla domanda su dove transiteranno i mezzi  pesanti durante i lavori, nessuno dei presenti ha saputo dare risposta, con un evidente sconcerto generale che ha attraversato tutti coloro che sedevano al tavolo.

Vorremmo ricordare all’amministrazione che ciò che funziona sulla carta a volte non funziona nella realtà, come dimostra la recente vicenda della rotonda in via Valico, rifatta quasi completamente in fretta e furia perché totalmente inadeguata.

Aspettiamo fiduciosi -concludono i comitati- che la volontà espressa a parole dall’amministrazione di ascoltare ogni istanza della cittadinanza si traduca in fatti cominciando appunto dalla ragionevole proroga dei termini”.