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[ALTOPASCIO] Crisi Toscopan per l’azienda esuberi inevitabili

ALTOPASCIO. Un taglio dei dipendenti da 69 a 45 per ridurre il costo del lavoro: non cambia la posizione dei vertici della Toscana Pane dopo il confronto con i sindacati. Una vertenza che mette a rischio 24 posti di lavoro, che l’azienda potrebbe ridurre a 14 unità. Ma quello dei licenziamenti è ritenuto dalla stessa azienda un passaggio inevitabile, in vista del piano concordatario.

Non la pensano allo stesso modo le organizzazioni sindacali e le Rsu che oggi hanno programmato un’assemblea con i lavoratori per valutare le strategie e un nuovo tavolo istituzionale, e trovare una soluzione per evitare i licenziamenti.

«Una situazione preoccupante – dice Lino Giovannelli della Flai Cgil – nell’assemblea con i lavoratori porteremo avanti la nostra linea, ovvero misure alternative per razionalizzare i costi del lavoro senza licenziare come vuole fare l’azienda. Valuteremo anche un ricorso agli ammortizzatori sociali se la proprietà non tornerà sui propri passi».

Una situazione che viene seguita con attenzione anche dal Comune e dal sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio. La conservazione dell’avviamento della società, il mantenimento del portafoglio di commesse e la salvaguardia dei livelli occupazionali sono i punti basilari del piano concordatario che Toscana Pane, storica realtà del territorio, s’impegna a elaborare dopo la richiesta di concordato preventivo.

L’interruzione dell’attività di produzione e commercio di prodotti di panificazione provocherebbe danni irreversibili. Per l’azienda la via d’uscita è quella dell’affitto del ramo d’azienda a decorrere dal prossimo 29 luglio con la società Industria Panificazione

Toscana. Un contratto efficace soltanto con il raggiungimento di un accordo sindacale con i dipendenti e la rinuncia a rivendicazioni nei confronti dell’affittuaria. E senza il contratto d’affitto d’azienda l’ammissione alla procedura concordataria non sarebbe facile.

Fonte: Il Tirreno