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[Lucca] CASTIGLIONE DI GARFAGNANA NOTIZIE | Verde Azzurro – Notizie

Lucca –

Le cose da visitare e vedere sono: Le mura, il castello medievale ancora intatti e le 2 chiese di San Michele e San Pietro. I Crocioni, la rappresentazione storica della morte di Gesù (rievocazione dell’ultima cena, il bacio di Giuda e la passione di Cristo) il giovedì santo prima di Pasqua.20157795_1473417749368162_5707752943922192814_o

La Festa del Regalo, la prima domenica dell’anno, un bambino con non più di 7 anni nato a Castiglione, in segno di riconoscimento alla Madonna per aver salvato il comune durante la peste nel 1631, le dona oro incenso e mirra.

La Festa del Carmine, ogni 3 anni, nella domenica più vicina al 16 luglio, viene portata in processione la Madonna. La Befana, la sera del 5 gennaio gruppi di persone travestiti da befanotti e con la befana in testa, vanno di casa in casa a suonare e ricevere doni. La sera termina con l’incontro dei gruppi nella piazza del Comune.

Ad agosto si tengono i giorni della “Festa Medievale” tra le mura del Castello che riportano la cittadina di Castiglione alla vita quotidiana del 1200. In ottobre, la seconda domenica, tradizionale fiera dedicata al fungo, al tartufo scorzone e alla castagna. Fiera di merci e bestiame. Mercato dei prodotti tipici.

Al Casone di Profecchia ed al Passo delle Radici sono disponibili impianti sciistici e piste da fondo e rappresentano punti base per escursioni sulle innumerevoli cime appenniniche circostanti (Monte Prado, Monte Cusna, Monte Vecchio) attraverso una fitta rete di sentieri immersi lungo faggete secolari.

San Pellegrino in Alpe. Il borgo, con i suoi 1525 m. s.l.m., è il paese stabilmente abitato più alto di tutta la catena appenninica, altra sua peculiarità, è quella di appartenere contemporaneamente a due comuni (Castiglione e Frassinoro), due province (Lucca e Modena) e due regioni (Toscana ed Emilia-Romagna), infatti pur essendo geograficamente collocato sul versante appenninico toscano, al suo interno esiste un’isola amministrativa emiliano-romagnola.

Da vedere: il Santuario dei Santi Pellegrino e Bianco ed il Museo etnografico provinciale “Don Luigi Pellegrini” che conserva oltre 4000 oggetti legati alla civiltà rurale della Valle del Serchio e dell’Appennino tosco-emiliano. Interessanti, il punto panoramico del Molo e il percorso devozionale (legato a vicende di San Pellegrino) detto del “Giro del Diavolo”, dove incontriamo il cumulo di pietre, portate e ammassate nel corso dei secoli per penitenza dai pellegrini e la “Fonte del Santo” dove secondo la tradizione il Santo si recava per abbeverarsi. (Tratto da Wikipedia)

Fonte Verde Azzurro