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[REGIONE UMBRIA] FARMACIE: “CONCORSO STRAORDINARIO: “QUANTO DOVREMO ATTENDERE ANCORA IN UMBRIA?” – NOTA DI CARBONARI (M5S)

 

(Acs) Perugia, 27 ottobre 2017 – “Il concorso straordinario per le nuove 39 sedi farmaceutiche in Umbria (previsto dal decreto legge 24 gennaio 2012 n.1) è stato l’ennesimo esempio di come la Regione Umbria è estremamente celere ed efficiente quando si tratta di concludere alcuni atti graditi alle lobbies, quanto talvolta intollerabilmente lenta nel recepire normative ad esse non gradite”. Lo scrive il consigliere regionale Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) ricordando che “sono trascorsi oltre cinque anni e la Regione Umbria è ancora fanalino di coda italiano in questa che è divenuta una vera e propria odissea della libera concorrenza, dopo innumerevoli e inspiegabili ritardi, sui quali abbiamo presentato varie interrogazioni e diffide ai competenti organi regionali”.

“Proprio in questi giorni – spiega Carbonari -, anche la Regione Sicilia ha comunicato che dal 20 al 25 agosto attiverà tale procedura d’interpello, fase conclusiva della creazione delle nuove farmacie. Anche in Umbria dovremmo essere a ridosso di tale fase finale, eppure non si sa ancora nulla. Numerosissimi operatori – commenta – attendono, ingiustamente da anni, con considerevoli danni e incertezze, di poter legittimamente partecipare ad un progetto che nasce proprio con lo scopo di aumentare la concorrenza e tutelare i consumatori, già fortemente danneggiati dal pericolosissimo aumento dei costi della sanità, che costringe migliaia di persone a rinunciare a curarsi”.

Secondo Carbonari, “al di là delle ipotesi sul perché di tante inefficienza, è un dato di fatto che tale situazione è andata a beneficio della potente lobby delle farmacie esistenti in Umbria, sicuramente non agevolate (a differenza degli utenti) da una maggiore nuova concorrenza. Ci auguriamo – conclude la consigliera pentastellata – che a brevissimo la Regione provveda con tempi celeri e certi in merito al completamento della procedura. Noi, intanto, continueremo a vigilare in tal senso”. RED/as

Fonte: Regione Umbria