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[REGIONE EMILIA ROMAGNA] Autonomia regionale, l'Emilia-Romagna fa rete: "Avanti insieme"

Percorso condiviso Regione-Patto per il lavoro (imprese, sindacati, territori, associazioni). Bonaccini: “Gestione diretta su materie strategiche, per crescere noi e far crescere il Paese”

Sede della Regione, torriL’Emilia-Romagna fa rete per arrivare ad ottenere maggiore autonomia amministrativa e legislativa e poter gestire, con risorse certe, materie fondamentali per l’ulteriore crescita sociale ed economica dei propri territori in quattro aree strategiche: lavoro, istruzione e formazione; impresa, ricerca e sviluppo; sanità e welfare; ambiente e territorio. È il progetto che la Giunta regionale intende realizzare applicando la Costituzione, che all’articolo 116, comma 3, consente l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori “forme e condizioni particolari di autonomia”, con una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta sulla base di una intesa fra il Governo e la Regione interessata. 

La Giunta sta mettendo a punto un documento sulle linee guida per l’avvio del percorso – che metterà a disposizione dell’Assemblea legislativa, dove ci sarà il confronto con i Gruppi consiliari, non appena definito – e sul quale successivamente intende raccogliere i contributi dell’intera società regionale: cittadini, imprese, enti territoriali, associazioni, agenzie formative.

Oggi, intanto, in un incontro a Bologna, la Giunta ha condiviso metodi e tempi del percorso con i firmatari del Patto per il lavoro, sottoscritto nel luglio 2015 con 50 firmatari – organizzazioni sindacali e d’impresa, associazioni, Terzo settore, Camere di commercio, Università, Ufficio scolastico regionale, Province, Città metropolitana di Bologna e Comuni capoluogo-, per attuare politiche comuni finalizzate a una priorità assoluta: creare sviluppo e buona occupazione. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme agli assessori Emma Petitti (Bilancio e riordino istituzionale), Patrizio Bianchi (Formazione, lavoro, università) e Sergio Venturi (Politiche per la salute), ha tracciato la possibile road map: non appena definito, il documento sulle linee di indirizzo all’Assemblea legislativa e presidenti dei Gruppi consiliari; dopodiché, il confronto con le parti sociali attraverso l’istituzione di quattro tavoli di lavoro sulle quattro aree tematiche nelle quali ottenere maggiore autonomia, coordinati dall’assessore Petitti e presieduto ognuno dagli assessori competenti e di cui faranno parte i componenti il Patto per il lavoro, che si sono detti tutti d’accordo sul metodo di condivisione proposto dalla Giunta. L’obiettivo, dopo anche il confronto in Assemblea legislativa, è quello di arrivare ad aver il progetto pronto da sottoporre al Governo per l’avvio del negoziato entro la metà di settembre. 

Fonte: Regione Emilia Romagna