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Firenze “Per la sicurezza il sindaco tira fuori dal cilindro il proibizionismo. Politica fallimentare”

“Inizialmente credevo fosse l’alta temperatura che avesse dato alla testa: vedi la questione Fraternita con gli utili della gestione degli immigrati da reinvestire per i danni causati dagli stessi.

Nonostante il sindaco nel luglio 2015, subito dopo essere stato eletto, avesse dichiarato che attraverso i controlli della Polizia Municipale e la rete di telecamere, avrebbe sconfitto tali problemi, il tema della sicurezza è sfuggito di mano all’attuale amministrazione comunale. 

Di fronte al totale fallimento delle (non) azioni attuate da questa Giunta, il sindaco ha tirato fuori dal cilindro magico una nuova ordinanza: il proibizionismo. 

Il che fa tornare, o forse è meglio dire paragonare Arezzo all’America degli anni ’20: una politica totalmente fallimentare. 

Un vero colpo di genio: si vieta la vendita degli alcolici dentro le mura, a Saione, nei giardini del Porcinai, ma poi, per assurdo, chi volesse, potrebbe ubriacarsi senza limiti,  nella zona del parcheggio Pietri, S. Lorentino o fuori porta Trento Trieste.  

Questa ‘soluzione’ creerà disparità di trattamento fra i vari operatori/esercenti (tra quelli fuori e dentro le mura), facendo andare via i turisti dal centro storico, oltre che dare disagio a tutti gli aretini  ‘per bene’.

Crederei di vivere all’interno della commedia dell’assurdo, se non fosse la triste realtà aretina, che evidenzia come questa amministrazione non sia in grado di amministrare la città.

Alla faccia di chi ha votato destra, certi che sul tema sicurezza e immigrazione, avrebbe portato ‘ordine’”.

 

Fonte: Comune di Arezzo