Press ESC to close

[Provincia di Lucca] CONSIGLIO PROVINCIALE – il saluto del Difensore civico territoriale Manuela Sodini che ha concluso la sua esperienza in Provincia

Con l’illustrazione in aula della relazione del per il periodo 2016-agosto 2017 si è conclusa l’esperienza di questo Istituto di difesa civica sul territorio provinciale di Lucca. Istituto che, a seguito dei mutamenti normativi, del nuovo ruolo delle amministrazioni provinciali (post riforma Delrio) e della forte riduzione delle risorse a disposizione, ora rimane in capo del Difensore civico regionale che interviene nei confronti di tutte le amministrazioni pubbliche operanti in Toscana: dai Comuni alle Province fino agli uffici periferici dello Stato.La dott.ssa – Difensore civico territoriale fino all’agosto scorso – ieri sera nel corso del Consiglio provinciale di Lucca è intervenuta per la consueta relazione dell’attività annuale che, in questo particolare caso, non rappresenta soltanto l’addio alla Provincia di Lucca ma anche la conclusione di questo Istituto civico all’interno dell’amministrazione provinciale.La figura del Difensore civico della Provincia di Lucca era stata varata dal Consiglio provinciale nel 2003, poi diventato operativo dal 2005. Poi la legge n. 42 del 2010 ha disposto la soppressione dei Difensori civici comunali e, in accordo con i Comuni del territorio, la Provincia aveva trasformato questo Istituto in Difensore civico territoriale proprio per svolgere un servizio anche per i Comuni che avevano aderito alla convenzione; un incarico che la dott.ssa Sodini ha svolto per tre anni fino all’agosto scorso.Da parte di tutte le forze politiche, a cominciare da vicepresidente della Provincia che ha presieduto il Consiglio di ieri, c’è stato il riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto in questi anni a tutela del cittadino da parte della professionista che non ha mancato di esprimere il suo dispiacere per la conclusione dell’esperienza. In tre anni sono state che hanno riguardato vari temi: dal diritto dell’accesso agli atti amministrativi ai tributi locali, dalle questione legate alla viabilità e ai rifiuti, alla sanità e all’ambiente, ma anche per ‘controversie’ o chiarimenti sull’associazionismo e sull’iniziativa imprenditoriale.